Millantando amicizie in una nota
azienda ha promesso a un collega di far assumere suo figlio
dietro corresponsione di somme di denaro necessarie per
"sistemare" la documentazione". Così, nel giro di circa 5 anni,
sarebbe riuscito ad ottenere dai genitori dell'uomo in cerca di
lavoro 200mila euro. Per questo un 40enne di Massafra (Taranto)
è stato arrestato dalla Polizia con le accuse di truffa
aggravata in concorso, estorsione, furto e sostituzione di
persona. Per gli stessi reati è stata denunciata la convivente.
La vicenda ha inizio nel 2017 quando l'addetto di una
Cooperativa operante nel settore della manutenzione e della cura
del verde nella città di Massafra, inizia un rapporto di
amicizia con altro dipendente della stessa cooperativa, neo
assunto, confidando in particolare la sua preoccupazione per il
figlio che, nonostante numerosi tentativi, non era ancora
riuscito a trovare un lavoro stabile. Il presunto truffatore
confida di conoscere la "persona giusta" che avrebbe potuto
risolvere il suo problema. "L'amico" in questione è un
fantomatico ingegnere che lavora presso una nota azienda
massafrese che avrebbe potuto far assumere in fabbrica il figlio
del collega, previo versamento di somme di denaro. Dopo la
consegna ripetuta del denaro, l'operaio pretende di parlare con
"l'ingegnere": a quel punto il collega che prometteva
l'assunzione confida di essere già stato in carcere per possesso
d'armi, esplosivi e per droga e riferisce di aver conosciuto
esponenti di spicco della criminalità organizzata tarantina e di
vantare numerose amicizie con pregiudicati della zona. Dopo anni
di minacce e vessazioni, la coppia di coniugi ha deciso di
denunciare tutto ai carabinieri.
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