Un boss della mafia turca, Baris
Boyun, è stato arrestato a Rimini dalla Squadra Mobile, diretta
dal vice questore aggiunto Mattia Falso. Grazie ad una
segnalazione, i poliziotti, coordinati dal pm Davide Ercolani,
hanno bloccato il latitante turco appena 24 ore dopo il suo
ingresso in Italia, rintracciandolo in un hotel a 4 stelle di
Rimini. Il 38enne risulta ricercato a livello internazionale e
destinatario di un provvedimento di cattura emesso il 5 aprile
dall'Autorità giudiziaria turca per omicidio, lesioni, minacce,
associazione per delinquere e violazione della legge sulle armi.
Considerato dalle autorità turche un elemento di spicco di
un'organizzazione criminale responsabile di 19 tra omicidi e
tentati omicidi, commessi tra il 2019 ed il 2020, gode in patria
di una grade notorietà tanto da essere protagonista di numerosi
video su Youtube in cui viene ripreso con i suoi affiliati in
sontuosi banchetti e anche in presenza di armi. Secondo le
indagini della polizia di Stato, in stretta collaborazione con
le autorità internazionali e di Ankara, il 38enne a Rimini era
arrivato il 2 agosto e oggi sarebbe dovuto ripartire insieme ad
altre tre persone. Con lui infatti avrebbero viaggiato in auto,
dalla Svizzera altri tre uomini alloggiati nello stesso hotel di
Rimini, ma in camere diverse. Il sostituto procuratore Ercolani
ha quindi disposto che accertamenti venissero estesi a tutti i
componenti del gruppo, comprese perquisizioni delle stanze
d'albergo. Tali approfondimenti hanno portato all'arresto di un
secondo soggetto, un 49enne svizzero trovato in possesso di una
pistola, completa di un caricatore rifornito di nove cartucce
calibro 9x19 Parabellum. Il 49enne, difeso dall'avvocato
Antonino Reina, del Foro di Rimini, è stato arrestato in
flagranza per detenzione illegale di armi. Per il 38enne invece
verrà attivata la procedura di estradizione.
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