Non migliorano le condizioni del romano di 34 anni messo in salvo due giorni fa dopo che era rimasto bloccato in un cunicolo in via Innocenzo XI, a Roma, ad una profondità di circa sei metri. Sono sopraggiunte alcune complicanze che hanno richiesto di prolungare il ricovero dell'uomo all'ospedale San Camillo di Roma. L'uomo, che non è piantonato, non sarebbe comunque in pericolo di vita.
Sulla vicenda di ladri ci sono indagini in corso ed il sospetto è che l'uomo possa far parte di una banda del buco che stava preparando un colpo per Ferragosto: non distante dal luogo dello scavo infatti ci sono due banche. Due persone, Antonio Pinto e Mario Mazza, fermate dai carabinieri arrivati per soccorrere il 34enne affronteranno un processo per resistenza il 20 dicembre: nel rito per direttissima il gip ha infatti convalidato l'arresto ma non ha applicato la misura cautelare. Altre due persone sono state invece deferite per crollo e danneggiamento colposo.
La ricostruzione del fatto
Un colpo da film che ha rischiato di trasformarsi in tragedia quello tentato dalla presunta banda a due passi dal Vaticano. Un colpo apparentemente progettato nei minimi particolari, approfittando appunto di una Roma svuotata dalle ferie, partito da un locale sfitto da dove erano iniziati gli scavi del tunnel che, presumibilmente, li avrebbe dovuti portare al caveau di una delle due banche vicine. Alcune centinaia di metri sottoterra per mettere a segno il colpo di Ferragosto. Ma qualcosa è andato storto ed è stato un flop: nel mezzo degli scavi è venuto giù una parte di asfalto che ha bloccato uno dei ladri a circa 6-7 metri di profondità.
"Aiuto, vi prego liberatemi", il disperato appello dell'uomo ai soccorritori giunti sul posto con unità speciali per tentare di salvargli la vita. Dopo otto ore i vigili del fuoco sono riusciti a portare in superficie l'uomo tra gli applausi delle tante persone che si erano accalcate per seguire le delicate fasi del recupero. I tre complici invece sono riusciti a salvarsi dal crollo ma sono stati bloccati dai carabinieri: tutti con precedenti specifici come furto sono già stati ascoltati dai militari e ora le loro posizioni sono al vaglio.
Tutto è cominciato giovedì mattina. Al 112 arriva una telefonata che lancia l'allarme: alcune persone sarebbero rimaste incastrate in un cunicolo in via Innocenzo XI, una delle traverse della più conosciuta Gregorio VII, non molto distante dalla Basilica di San Pietro. I vigili del fuoco intervengono sul posto anche con l'ausilio delle forze speciali ed individuano presto il punto esatto del crollo, di fronte ad un negozio sfitto. Da sotto l'asfalto arriva la voce di una sola persona che chiede aiuto. I soccorritori si mettono al lavoro intervenendo con una ruspa per aprire un tunnel parallelo in modo da raggiungere l'uomo che però è sepolto vivo dalle macerie.
Secondo le prime indagini è probabile che a fare la chiamata sia stato un altro membro della banda, forse uno dei tre fermati dai carabinieri mentre si aggirava nella zona del colpo. I complici, tutti italiani con precedenti, si erano dati alla fuga, ma sono stati bloccati dai carabinieri non lontano dal luogo del crollo. Portati nella caserma di Trastevere, sono stati interrogati per ore.
Frana il tunnel della banda del buco, salvato il ladro incastrato
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