Previsti 45°C in Sicilia e nubifragi al Nord. Un'area perturbata di origine atlantica, infatti, sta raggiungendo il nostro Paese, determinando un progressivo sensibile peggioramento sul nord e parte del centro, iniziando dalle regioni nord-occidentali, con fenomeni diffusi, in prevalenza temporaleschi, capaci di dar luogo a nubifragi, cui potranno essere associate, anche, violente raffiche di vento. Lo rende noto la Protezione Civile. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
L'avviso prevede dal pomeriggio-sera di oggi precipitazioni diffuse su Piemonte e Lombardia. Attese, inoltre, dalle prime ore di giovedì 18 agosto, precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, in progressiva estensione alle provincie autonome di Trento e di Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di giovedì, allerta arancione in Lombardia e Veneto, allerta gialla su gran parte delle regioni centro-settentrionali.
IL PUNTO DEL METEREOLOGO
Uno scenario inquietante che inizierà tra poche ore ed avrà il picco dei fenomeni intensi e delle temperature africane tra giovedì 18 e venerdì 19 agosto. L’Italia sarà divisa in due, nettamente, tra il maltempo e la sesta ondata di caldo africano: un quadro complesso, difficile, con l’arrivo della prima perturbazione atlantica dopo tanti mesi di siccità al Nord, e con il richiamo (a causa di questa perturbazione) di un flusso molto caldo dalla Tunisia.
I fenomeni temporaleschi sono attesi dal pomeriggio ad iniziare dal Nord-Ovest, in graduale spostamento verso il resto del settentrione nella giornata di giovedì quando sarà colpito anche parte del Centro, in particolare Toscana, Umbria e localmente Marche e Lazio. Al Sud, come detto, con la sesta ondata di caldo africano raggiungeremo anche i 45°C all’ombra in Sicilia, un valore eccezionale considerando anche il periodo: siamo quasi alla fine dell’Estate 2022.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che l’accoppiata nubifragi al Nord e caldo al Sud è la norma durante i primi mesi autunnali: molto spesso tra settembre ed ottobre si sente parlare di "Italia divisa in due", "ebbene quest’anno siamo in anticipo. Le precipitazioni saranno associate, al Nord, anche ad un calo sensibile delle temperature, soprattutto da domani, da raffiche di vento temporalesche e da grandine. Il maltempo poi interesserà con le stesse caratteristiche anche il Centro tra giovedì e venerdì, mentre al Sud le temperature caleranno dal weekend ma non sono attesi nubifragi o piogge significative".
NEL DETTAGLIO
Giovedì 18. Al Nord: intensa perturbazione temporalesca. Al Centro: peggiora in Toscana e sugli Appennini con temporali, tante nuvole altrove. Al Sud: sole e caldo intenso ovunque.
Venerdì 19. Al Nord: ancora maltempo. Al Centro: temporali sparsi anche intensi. Al Sud: locali temporali in Puglia e sul basso Tirreno, si attenua il caldo.
Tendenza. Weekend soleggiato con temperature gradevoli.
RIAPRONO I RIFUGI FRANCESI SUL MONTE BIANCO
Grazie alla "fine dell'ondata di caldo e ad alcune precipitazioni" il sindaco di Saint-Gervais (Francia), Jean-Marc Peillex, prevede di riaprire da sabato 20 agosto prossimo i rifugi di Tete Rousse (tranne il campo base) e del Gouter, sul versante francese del Monte Bianco. In questo modo consente di fatto la salita lungo la via normale più frequentata alla vetta: la chiusura era scattata il 5 agosto scorso visti i crolli di pietre sempre più frequenti a causa della siccità. Per questo motivo già dal 14 luglio le guide alpine non proponevano più l'ascesa ai loro clienti. Le stesse guide hanno svolto una ricognizione ieri, 16 agosto, per valutare le condizioni dell'Aiguille e del couloir del Gouter, l'area dove si verificano i crolli più pericolosi: con la montagna deserta hanno potuto bonificare "molti blocchi instabili che erano stati visti da diversi anni", scrive Peillex in una nota. Ma questo "non significa che non ci sia più alcun rischio poiché la montagna è un ambiente naturale che risponde solo alle proprie regole, senza possibilità di controllo umano". Quindi "nel caso in cui la situazione climatica peggiori nuovamente, o in caso di nuovi episodi di grandi frane, dovrei quindi subito ordinare la chiusura dei rifugi".
ANCORA DISAGI A FIRENZE
Intanto, continuano i lavori di riparazione, riordino e pulitura di scantinati e locali allagati a Firenze nella provincia con il nubifragio di Ferragosto. Tra le zone di Firenze colpite forte, l'Oltrarno storico oltre a zone limitrofe come Bagno a Ripoli (Firenze) con oltre 100 edifici danneggiati e strade coperte di fango a Grassina e Antella. Il bilancio del nubifragio di Ferragosto a Firenze e dintorni è piuttosto pesante, anche se lontano da quello drammatico del 1 agosto 2015. Per quanto riguarda Firenze i problemi maggiori si sono registrati tra via Romana e via dei Serragli, in centro. L'acqua alta ha mandato in tilt diversi semafori e intasato le caditoie, nonostante la regolare pulizia delle strade, di conseguenza ci sono stati allagamenti.
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