/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fuggì con figlio in Ucraina prima del verdetto, secondo ...+rpt+

Fuggì con figlio in Ucraina prima del verdetto, secondo ...+rpt+

Padre italiano del bimbo: "pene lievi non fanno da deterrente"

NAPOLI, 18 settembre 2022, 11:45

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(Ripetizione con testo corretto al quinto rigo) Ormai è una delle declinazioni con le quali si può definire la tenacia, Gennaro Palumbo, commerciante di 39enne di Volla, comune del Napoletano, riuscito per la seconda volta a mettere davanti alla Giustizia l'ex compagna ucraina che, nel 2017, gli portò via il figlio e per questo è finita sotto processo per sottrazione di minore.
    Quell'iter giudiziario si concluse poco dopo la fuga della donna, che ha 33 anni, con una condanna in contumacia a un anno e quattro mesi di reclusione e con la sospensione della potestà genitoriale e ora Gennaro sta aspettando che venga fissata la data per l'appello. Intanto, pero, la donna, su richiesta della Procura di Nola, è stata nuovamente rinviata a giudizio, per lo stesso reato. Il bimbo, che ora ha otto anni, vive nel Paese di origine della madre, in guerra a causa dell'invasione russa: "Per fortuna - dice affranto Gennaro - è nella parte bassa della regione di Ternopil, ad est di Ivano-Frankivsk. Non è al centro dei bombardamenti ma la paura è comunque tanta perché ormai si è capito che tutta la nazione è a rischio: i missili purtroppo arrivano ovunque". "Mio figlio lo vedo quando la connessione a internet lo consente - spiega - perché lì è parecchio traballante, ma con lui purtroppo ancora non riesco ancora a comunicare direttamente perché malgrado le mie richieste non gli è stato insegnato a parlare in italiano".
    "In cosa spero? In un giudice che faccia vera giustizia", aggiunge rammaricato Gennaro, "perché la Legge non difende i genitori vittime di quello che ormai può essere considerato un vero e proprio rapimento visto che ormai è caduta la potestà genitoriale. Infine - conclude Gennaro - le pene troppo lievi non rappresentano assolutamente un deterrente contro il reato di sottrazione di minore che, nel mio caso, è assimilabile a un vero e proprio rapimento".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza