"Si tratta di una squallida minaccia, un' invasione di campo non richiesta. La signora rappresenta tutti gli europei, il suo stipendio è pagato da tutti noi, si è trattata di una disgustosa e arrogante minaccia. Il gruppo parlamentare della Lega presenterà una mozione di censura. Domenica votano italiani non i burocrati di Bruxelles, se io
fossi il presidente della Commissione Ue mi preoccuperei delle bollette". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Mattino Cinque commentando le parole di ieri della presente della commissione Ue Ursula Von der Leyen, secondo la quale, se la situazione politica in Italia dovesse evolversi "in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria".
Salvini ha poi ribadito che in un eventuale governo di centrodestra "non ci saranno ministri tecnici, ne abbiamo visti abbastanza, ricordo Monti, ad esempio", non escludendo il proprio ritorno al Viminale: "Per me è stato un onore lavorare al fianco della polizia di Stato ma aspetto il voto di domenica, aspettiamo".
Su una possibile revisione della Costituzione, ipotizzata da Giorgia Meloni, ha commentato: "Prima di cambiare la Costituzione pensiamo alle bollette. Pensare a cosa possiamo fare tra due o tre anni va benissimo, però la priorità per la Lega è aiutare gli italiani a pagare le bollette. Il primo decreto del nuovo governo sarà bloccare gli aumenti delle bollette", sottolineando che nel centrodestra "abbiamo un programma comune su tutto. Certo - ha aggiunto - oggi per me l'emergenza è il caro bollette, gli amici Giorgia e Silvio dicono che per me si può aspettare, io evidenzio una differenza. Ma sono convinto che Giorgia e Silvio prenderanno atto" che si deve intervenire
subito.
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