E' polemica sulla decisione del
sindaco leghista di Muggia (Trieste), Paolo Polidori, di non
concedere più spazio nei magazzini comunali alla scultura del
"Marco Cavallo", l'equino azzurro realizzato nel 1973 in
cartapesta, simbolo della riforma basagliana divenuta legge nel
1978.
In occasione dell'ultimo consiglio comunale di Muggia,
Polidori ha ritenuto "doveroso riportare la faccenda entro i
confini della correttezza amministrativa": mai nessun atto di
concessione di locali è stato stipulato dal 2013, anno di arrivo
a Muggia del manufatto, e dunque la scultura del Marco Cavallo
sarebbe una presenza illegittima. Polidori restringe il fatto
insomma "a una questione amministrativa di buon senso e di
corretto utilizzo della cosa pubblica". Contestando anche il
termine 'sfrattare', in assenza di un atto. Polidori è noto alle
cronache perché quando era vicesindaco di Trieste, nel 2019,
aveva gettato in un cassonetto la coperta e le masserizie di un
clochard rumeno che viveva in strada, in centro.
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