Le insegne e i marchi
riconducibili alla Stanleybet Malta LLTD presenti sul territorio
italiano sono stati sottoposti a sequestro preventivo in
esecuzione di un'ordinanza del Gip di Catanzaro che prevede
anche il divieto temporaneo di esercitare, in tutta Italia,
l'attività di esercizio e raccolta di scommesse sportive. Il
provvedimento, emesso anche nei confronti del titolare di una
ricevitoria di un comune del catanzarese, è stato eseguito dalla
sezione di Pg della Polizia della Procura di Catanzaro e,
secondo quanto si è appreso, riguarderebbe migliaia di agenzie
nei confronti delle quali sarà eseguito dalle varie Questure.
L'ipotesi investigativa all'origine del sequestr è che la
società Stanleybet abbia raccolto in Italia scommesse su eventi
sportivi ed altri tipi di evento, utilizzando sia proprie sedi
che imprese indipendenti, senza alcun titolo concessorio dei
Monopoli di Stato e senza la prescritta licenza rilasciata dal
Questore, commettendo così il reato di esercizio abusivo di
attività di giuoco o di scommessa. La società maltese, infatti,
può solamente esercitare l'attività di scommessa su gioco a
distanza, ovvero on line e, dunque, non può ricevere denaro
contante dai giocatori nelle ricevitorie. Di conseguenza,
secondo l'accusa, non avendo alcun titolo autorizzativo per le
scommesse su rete fisica, l'operatore non può esporre
all'esterno del punto vendita, marchi o insegne.
L'assenza di concessione su rete fisica comporta anche il
mancato collegamento al Totalizzatore nazionale - uno strumento
informatico che in tempo reale controlla le giocate che
avvengono nei concessionari autorizzati - che da un lato
garantisce la trasparenza e la regolarità per lo scommettitore
e, dall'altro, computa il pagamento delle imposte al quale sono
tenute le società di bookmaker ed i propri centri di raccolta.
Il provvedimento cautelare, spiega la Polizia, ha lo scopo di
far cessare il comportamento tenuto dai soggetti coinvolti, i
quali, pur essendo consapevoli di non poter accettare scommesse,
hanno ugualmente proseguito nella loro attività, operando come
ricevitoria fisica e continuando a non versare l'imposta unica
sulle scommesse.
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