Hossein Ronaghi Maleki, attivista
iraniano di 37 anni più volte finito in carcere per le sue
proteste contro il regime di Teheran, è stato trasferito al
Sina Hospital nel centro della capitale del Paese, in gravi
condizioni di salute. Lo hanno riferito lunedì i media iraniani.
Ronaghi, incarcerato il 24 settembre per il suo sostegno alle
proteste contro la morte di Mahsa Amini in custodia di polizia,
è in sciopero della fame da oltre 50 giorni e non prende acqua
da sabato.
Secondo quanto denunciato da suo fratello Hassan e da altri
prigionieri, tra cui gli importanti registi incarcerati Jafar
Panahi e Mohammad Rasoulof, la vita di Ronaghi è in pericolo per
le sue condizioni renali e per essere stato duramente torturato
e picchiato in prigione, con conseguente rottura di entrambe le
gambe. "Era stato escluso da qualsiasi congedo per cure mediche
ed è sull'orlo di un infarto. In effetti, vogliono ucciderlo",
ha twittato Hassan.
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