La smentita di Zelensky. E' il presidente Zelensky in persona a chiedere un immediato stop alle "voci o a qualsiasi tipo di pseudo-informazione" che può minare l'unità nella guerra contro la Russia. Lo ha detto durante un intervento oggi in parlamento, riferisce Reuters sul suo sito online, e le sue parole sembrano dirette a zittire le voci che si rincorrono da giorni sul destino del ministro della Difesa Oleksii Reznikov, ovvero sulla sua possibile sostituzione che tuttavia non è ancora avvenuta. Zelensky sembra quindi sottolineare che l'annuncio di una decisione a riguardo spetta soltanto al presidente. "Stiamo prendendo delle decisioni che riguardano il personale e le istituzioni a vari livelli nel settore della difesa e della sicurezza con lo scopo di rafforzare la posizione dell'Ucraina" , ha scritto Zelensky su Telegram, citando il suo discorso in parlamento. "Le informazioni necessarie vengono diffuse allo stesso livello in cui queste vengono prese", ha aggiunto, come a sottolineare che tali decisioni sono unica responsabilità del presidente. Quindi ha proseguito: "Ringrazio tutti coloro che si astengono dal diffondere voci o pseudo-informazioni che possano indebolire la concentrazione del nostro popolo nei loro sforzi per la vittoria dell'Ucraina".
Poco dopo il ministro ucraino della Difesa ha scritto su twitter che è arrivato a Kiev il "primo" carrarmato tedesco Leopard 2, pubblicando sul suo profilo una foto in cui posa con il collega tedesco Boris Pistorius e con un modellino del tank proveniente dalla Germania. "Ce ne saranno altri", si legge ancora sul post. "Grazie al cancelliere, al mio collega Boris Pistorius e al popolo tedesco. La coalizione dei tank è in marcia... verso la vittoria".
Kiev lancia l'allarme: Mosca sta attaccando in Donetsk e Lugansk: Il report della mattina dello Stato maggiore dell'esercito ucraino, citato da Unian, riferisce che l'esercito russo sta concentrando gli sforzi principali sulla conduzione di azioni offensive nelle aree di Kupyan, Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Novopavliv. Secondo l'esercito di Kiev, 1.030 soldati russi sono rimasti uccisi in battaglia nelle ultime 24 ore, portando così le perdite totali dell'esercito russo a circa 133.190 militari morti. "Nelle ultime 24 ore, le forze di difesa ucraine hanno respinto gli attacchi degli occupanti nelle aree degli insediamenti di Novoselyvske, Kreminna e Dibrova della regione di Lugansk e di Verkhnyokamianske, Vesele, Zaliznyanske, Krasna Gora, Bakhmut, Ivanovske e Paraskoviyvka, nella regione Donetsk", dichiara lo Stato maggiore. Il leader separatista filorusso Denis Pushilin, citato dalla Tass, riferisce che le forze russe hanno ottenuto alcuni successi nella zona di Siversk, fondamentali per la liberazione di Krasny Lyman, nel Donetsk.
I dubbi di Londra. Secondo il Ministero della Difesa britannico, la Russia non dispone quasi certamente delle munizioni e delle unità di manovra necessarie per un'offensiva di successo. "Le forze russe sono riuscite a guadagnare solo alcune centinaia di metri di territorio a settimana. Questo è quasi certamente dovuto al fatto che la Russia non dispone delle
munizioni e delle unità di manovra necessarie per un'offensiva di successo. È probabile che - sostiene l'intelligence Gb - i comandanti di alto livello facciano piani che richiedono unità sotto organico e inesperte per raggiungere obiettivi irrealistici, a causa delle pressioni politiche e professionali".