Il 21 e il 23 dicembre 1944 12
giovani partigiani reggiani, prigionieri dei nazisti, furono
assassinati a Vercallo di Casina dalle truppe tedesche: una
rappresaglia per la morte del capitano Volkmar Seifert,
comandante dell'unità anti-ribelli ucciso proprio a Vercallo da
due resistenti il 21 dicembre.
A 80 anni di distanza ancora non si conoscono i nomi di tre
dei ragazzi uccisi. Nell'anniversario, l'istituto storico
Istoreco lancia un appello a tutte le persone e a tutte le
famiglie che possano avere informazioni e memorie, dirette e
indirette, della vicenda. E magari dettagli per dare un nome a
quelle vittime.
I nomi incisi sulle targhe sistemate all'epoca, spiega
l'Istituto, "non sono tutti corretti: otto riportano nomi di
reali vittime, quattro quelli di partigiani morti in altri
luoghi e in altri momenti", a cui sono già dedicati appositi
cippi al Monte Tesa e a Cerredolo dei Coppi. Uno dei quattro è
stato identificato: "In queste settimane abbiamo potuto
individuare un primo nome di uno degli ignoti: Ido Beltrami,
fucilato, appunto il 21 dicembre 1944". Attraverso la
consultazione di ulteriori fonti si cercherà nei prossimi mesi
di scoprire anche i nomi degli altri tre, "fino ad oggi
dimenticati, per dare giusta memoria e dignità a tutte le
vittime dell'eccidio di Vercallo".
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