Erano quasi 200 gli studenti e le studentesse che hanno preso parte all'assemblea di istituto al liceo Mamiani di Roma organizzata sul 41bis: ospiti Ludovica Formoso, legale di Alfredo Cospito, l'anarchico in carcere a Opera e in sciopero della fame da quattro mesi per protesta contro il carcere duro, e il giornalista Lirio Abbate, da anni sotto scorta per le sue inchieste su Cosa nostra e criminalità.
Giustizia: al liceo Mamiani di Roma assemblea sul tema del 41 bis
"Sono emerse due opinioni differenti in assemblea", racconta Ludovica, 18 anni. "C'era chi sosteneva il carcere duro e chi era contrario in assoluto. Io credo che sia una norma estremamente violenta che non punta alla riabilitazione. Ma è una mia opinione personale, quello in assemblea è stato un dibattito informativo per nulla di parte". La questione, per Elisabetta, anche lei 18 anni, "è controversa e delicata. Ma era molto tempo che non vedevo una partecipazione emotiva tale in assemblea. Sono argomenti che toccano tutti, si parla di senso della vita e della morte. Anche se siamo giovani è giustissimo parlarne". "Mi ha colpito molto il racconto di Lirio Abbate su quello che la mafia ha fatto al piccolo Giuseppe Di Matteo", racconta uno studente all'uscita. Sorridente, nonostante le polemiche che hanno preceduto il dibattito, la preside del Mamiani, Tiziana Sallusti: "Gli ospiti erano bilanciati", spiega all'ANSA. "Mi ha colpito la domanda di un ragazzo, che ha raccontato di aver subito con la famiglia la pressione della mafia, e che diceva di essere rassicurato dal carcere duro. O di una ragazza, che ha detto che se anche solo una persona può essere riabilitata, deve essere una finalità dello Stato, che non deve solo punire, ma riabilitare".
"Noi abbiamo voluto solo promuovere un confronto su dei temi attuali e importanti da affrontare. Contro il 41bis e l'ergastolo ostativo ci siamo mobilitanti come singoli. Ma nel nostro liceo, ovviamente, ci sono idee discordanti e diverse tra loro. L'assemblea studentesca di oggi è stata voluta proprio per dar vita a una discussione. L'ingerenza da parte dei politici sulle nostre azioni e la folla di giornalisti che aspettavano dichiarazioni fuori dal cancello ci stupisce - aggiunge uno studente - la stessa attenzione non é stata posta in altre occasioni, sarà un caso?".
Proprio ieri il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri aveva polemizzato con l'assemblea odierna: "è singolare che a Roma nei licei come il Mamiani e il Tasso si discutano le vicende di Cospito con l'intento, nemmeno nascosto, di criticare il 41 bis e le misure di massima fermezza per stroncare la mafia e il terrorismo. Chissà se qualche preside, invece, penserà di scrivere una lettera contro coloro che nei cortei inneggiano a Tito e offendono i martiri delle foibe. È avvenuto anche a Firenze. Chi sa se la preside fiorentina vorrà scrivere una lettera sui 'rigurgiti di stalinismo'. Se lo facesse meriterebbe un plauso unanime".