"Da quanto avvenuto oggi a Roma
arriva la conferma della fondatezza delle ragioni poste alla
base del divieto emesso dalla questura di Roma". È quanto
rilevano fonti del ministero dell'Interno.
"La decisione - spiegano dal Viminale - è scaturita sulla
base di valutazioni legate a informazioni acquisite nelle scorse
settimane che lasciavano presagire rischi per l'ordine pubblico.
Il primo fattore critico era rappresentato dagli infiltrati
intenzionati a utilizzare una numerosa manifestazione per
confondersi all'interno di un corteo più ampio e attaccare
obiettivi sensibili oltre che le forze di polizia, come poi
effettivamente avvenuto a piazzale Ostiense".
"È uno schema già visto in altre occasioni che vede le frange
violente mimetizzarsi tra i manifestanti pacifici per poi poter
scatenare le violenze. Il secondo fattore di rischio era
relativo a possibili provocazioni e conseguenti scontri con
occasionali frange contrapposte nel centro di Roma",
sottolineano fonti del Viminale.
"Per questo - concludono le stesse fonti - in base a queste
informazioni e conseguenti valutazioni, è scaturita la decisione
inevitabile di vietare la manifestazione, soprattutto per
evitare la formazione di un corteo per le vie di Roma che
sarebbe stato difficilmente controllabile. Le immagini di oggi
hanno confermato questa previsione".
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