Le reazioni soicial a Open to Meraviglia, la nuova campagna internazionale di promozione turistica del Ministero del Turismo ed Enit, non si sono fatte attendere. E sia la ministra Daniela Santanchè che l’agenzia di comunicazione che ne ha curato la realizzazione, Armando Testa, hanno risposto alle numerose critiche mosse nei confronti della campagna pubblicitaria.
ANSA e DataMediaHub hanno analizzato le conversazioni online (social + news online + blog e forum) sul tema dal giorno prima del lancio alla mezzanotte di ieri.
Nell’arco temporale preso in considerazione, le citazioni online relative a Open to Meraviglia sono state poco più di 18mila, da parte di oltre 3mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (con like + reaction + commenti e condivisioni) più di 155mila soggetti. Il picco massimo è stato il 23 aprile mattina, quando è emerso che non era stato registrato il dominio con il claim della campagna, e il 24 aprile pomeriggio, quando si è scoperto che una parte del video promozionale era stato girato all’estero, in Slovenia, e non in Italia.
Nonostante i volumi relativamente modesti, l’eco mediatica è stato significativa e infatti le citazioni hanno generato una portata potenziale, la cosiddetta 'opportunity to be seen' (l’opportunità che teoricamente hanno avuto in base a tali volumi di conversazioni di essere esposti a contenuti relativi alla campagna), di oltre 5,3 miliardi di impression. Si può stimiare ragionevolmente che la portata effettiva si attesti a 265 milioni di impression, di visualizzazioni effettive di contenuti relativi al tema in questione, grazie proprio all'eco mediatica registrata. Ogni italiano sarebbe stato esposto più di quattro volte a contenuti sul tema.
Le conversazioni online hanno una connotazione in netta prevalenza negativa per quanto riguarda il sentiment, la quota di emozioni e, appunto, sentimenti contenuti nelle verbalizzazioni online sulla questione. Anche alcune traduzioni poco accurate e il presunto acquisto di follower su Instagram da parte di @Venereitalia23, ovvero il profilo ufficiale della campagna (collegato al sito http://Italia.it) hanno generato molte reazioni avverse.
L’impressione è che però si tratti di conversazioni generate prevalentemente dagli addetti ai lavori. Non a caso tra le professioni dichiarate da coloro che maggiormente hanno partecipato al dibattito online troviamo quella di giornalista, autore/scrittore, e anche marketing, con i professionisti della comunicazione che sono stati particolarmente critici nei confronti dell’ironico ringraziamento di Armando Testa, che ha comprato una pagina sul Corriere della sera per replicare alle critiche ricevute per la campagna promozionale ideata dall’agenzia.
Dall’altro lato non va però trascurato che molte testate estere, tra cui il britannico The Guardian hanno ripreso e amplificato le 'leggerezze' del lancio della campagna.