In un solo giorno emanati fermi amministrativi e multe a due navi di Ong che hanno effettuato salvataggi in mare di migranti contravvenendo alle disposizioni del decreto migranti. Il primo caso di oggi è quello della Mare-Go (anche se un episodio analofo era accaduto il 26 marzo scorso alla nave Louise Michel dell'omonima Ong, finanziata dall'artista Banksy. Il secondo caso della giornata è invece relativo ad una operazione di salvataggio effettuata dalla Sea Eye 4.
La Louis Michel
Prima di arrivare a Lampedusa, la nave Louis Michel aveva soccorso alcuni barchini nel Mediterraneo e i salvataggi. La nave - secondo indicazioni - doveva andare a Trapani che era stato individuato quale porto sicuro per lo sbarco dei migranti. L'equipaggio - violando le disposizioni del nuovo decreto del governo sulle Ong - aveva invece continuato ad effettuare altri soccorsi e poi, anziché dirigersi verso Trapani, aveva attraccato a Lampedusa.
Per la Mare-Go che ieri notte ha sbarcato 36 migranti soccorsi in mare, a Lampedusa invece che a Trapani, porto assegnato dalle autorità italiane è stato disposto un fermo di 20 giorni ed emessa una multa. "Abbiamo violato il decreto legge del 2 gennaio del governo postfascista di Meloni, che è un altro strumento per lasciare affogare la gente che emigra ed impedire a chi fa solidarietà di intervenire", sostiene la ong.
Lo ha riferito la stessa organizzazione. "E' stato assegnato il porto di Trapani, a un minimo di 32 ore di distanza. Abbiamo comunicato alle autorità che Mare Go non è attrezzata per curare le persone soccorse per quel periodo di tempo e che il nostro equipaggio è stato in mare aperto per diversi giorni effettuando diverse operazioni di soccorso e quindi è irragionevole continuare così tante ore di navigazione per quanto riguarda il benessere delle persone soccorse e del nostro equipaggio. Ecco perché abbiamo deciso di dirigerci invece verso Lampedusa. La Capitaneria e la Guardia di finanza - hanno aggiunto dalla ong - sono state informate del fatto, in assenza di altra possibilità di raggiungere un Pos in sicurezza".
Dopo la Mare go, scatta il fermo amministrativo per un'altra nave di una Ong tedesca, la Sea Eye 4, approdata oggi al porto di Ortona, in Abruzzo, con 49 migranti a bordo soccorsi in due diverse operazioni nel Mediterraneo centrale. E proprio il doppio soccorso - uno che ha interessato 17 migranti in zona Sar libica e l'altro 32 in area di ricerca e soccorso italiana - è alla base del provvedimento emesso dalla Guardia Costiera. "L'unità, dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche - afferma il comando generale - contravveniva all'impartita disposizione di raggiungere nel più breve tempo possibile il porto di Ortona, dirigendo invece su un'altra unità di migranti sulla quale, sotto il coordinamento di Imrcc Roma, stava già dirigendo in soccorso una motovedetta sar della Guardia Costiera italiana".
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