(ANSA) - ROMA, 02 GIU - Le frane causate dall'alluvione che
ha recentemente colpito la Romagna mettono a rischio uno degli
oli extravergine di oliva Dop (a denominazione di origine
protetta) più rinomati della produzione italiana, quello di
Brisighella, e un territorio di assoluto pregio paesaggistico
per la concentrazione di ulivi secolari. A lanciare l'allarme è
Sergio Spada, presidente della cooperativa Terra di Brisighella,
che produce da sola il 95% dell'olio extravergine di oliva
Brisighella Dop, il primo olio ad aver ottenuto in Italia il
riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta nel 1996.
La Dop Brisighella è una produzione di eccellenza, con olio
extravergine di oliva ricavato da olivi secolari situati su tre
vallate (Lamone, Senio e Marzeno) in un piccolo territorio
dell'appennino tosco-emiliano.
"In seguito all'alluvione, le zone collinari in cui si produce
l'olio sono state interessate da numerose frane", fa sapere
all'ANSA il presidente della cooperativa Sergio Spada. "Solo la
presenza di ulivi secolari, con le loro grandi radici, è
riuscita in qualche modo a sorreggere il territorio e a
contenere le frane. Altri ulivi, invece, purtroppo sono franati
a valle, tale è stata la furia dell'acqua".
"Non è ancora possibile capire quanti ulivi secolari siano
andati perduti - spiega Spada - dal momento che molte strade
principali e secondarie sono andate distrutte e altri sentieri
sono ancora purtroppo impraticabili. Secondo le prime stime,
almeno il 10-15% degli ulivi sono stati divelti".
E sulla prossima campagna, il presidente Spada non nasconde le
sue preoccupazioni. "Al momento possiamo continuare a garantire
la fornitura ai nostri clienti, avendo avuto lo scorso anno una
produzione abbondante, con circa 300 quintali di olio
extavergine di oliva Brisighella Dop. La prossima molitura,
però, resta un'incognita. Non sappiamo infatti quanti ulivi
saranno di fatto accessibili ai nostri soci, c'è il rischio che
molti soci non riusciranno ad arrivare agli alberi dal momento
che il territorio è tutto franato".
La cooperativa, aderente a Confcooperative, è stata costituita
nel 1966 ed oggi conta 350 soci per un'estensione complessiva di
500 ettari.
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