(ANSA) - ROMA, 04 GIU - Se i rumori dovuti alla movida sono
troppo forti ed invadenti, quindi nocivi per la salute di chi
abita nelle vicinanze, e non viene garantito il rispetto alle
norme di quiete pubblica, il Comune ha il dovere di pagare i
danni. La sentenza - che potrebbe avere conseguenze enormi per i
bilanci dei comuni - come scrive Il Messaggero in edicola oggi,
è stata emessa dalla Cassazione a cui si è rivolta una coppia
che vive nel centro storico di Brescia. Per il sindaco di
Ravenna, Michele De Pascale, presidente anche dell'Unione delle
Province d'Italia, "questa sentenza attribuisce forti
responsabilità, anche risarcitorie, ai Comuni; in passato i
locali lamentavano di venire sanzionati per il rumore in strada
di fronte a loro. A volte ben sappiamo che i comportamenti
scorretti di pochi avventori creano enormi problemi, a fronte
della maggioranza degli utenti che si intrattengono in maniera
rispettosa. Certo è che servirebbe un intervento legislativo che
abbini alle responsabilità i poteri, per poi far rispettare le
regole perchè - ragiona il primo cittadino parlando con l'ANSA -
il danno economico per i Comuni potrebbe essere enorme".
Anche per Alessio d'Amato, consigliere d'opposizione in
Consiglio regionale del Lazio, si tratta di "una sentenza
importante, che riconosce la prevalenza del diritto alla salute
come inalienabile nei confronti della cosiddetta movida. I
Comuni dovranno attrezzarsi se non vorranno essere travolti da
richieste di risarcimento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA