Un break improvviso e violento del maltempo ha messo fine al grande caldo sulle montagne del Veneto. Fino al pomeriggio anche in quota si boccheggiava per la calura, come in pianura. Tutto è cambiato ieri intorno alle 17, quando il primo fronte nuvoloso che si è avvicinato alle Dolomiti ha fatto da detonatore con l'enorme quantità d'energia accumulatasi con le temperature over 35 di queste giornate. L'innesco ha scatenato una tromba d'aria, non di grandi dimensioni, accompagnata da forti scrosci di grandine, passati sui boschi del Cadore, del Comelico e dell'Ampezzano come un 'rasa erba'.
Interi pezzi di versante di abetaie e lariceti sono stati buttati giù con quell'effetto domino dei tronchi che si piegano, in caduta, l'uno addosso all'altro che si era visto finora solo durante la terribile tempesta 'Vaia', alla fine di ottobre del 2018, che causò la distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste. "Alcuni versanti di bosco colpiti dal vento - ha riferito il presidente della Regione, Luca Zaia - sono stati quasi completamente abbattuti. Immagini che ricordano, con le dovute proporzioni, quanto accaduto con Vaia".
"Sono in costante contatto - ha aggiunto Zaia - con i Vigili del Fuoco, l'assessore Bottacin e i dirigenti delle strutture della Protezione Civile regionale. Sono più di 80 gli interventi in corso, con squadre a rinforzo anche dalle zone di Treviso e Verona. Siamo al lavoro per definire i danni agli edifici. L'attività di risposta all'emergenza durerà sicuramente per lunghe ore: ringrazio sin da ora i soccorritori e tutti i volontari impegnati".
Ai centralini dei vigili del fuoco sono giunte poco dopo decine di telefonate con richieste di soccorso. Le squadre del bellunese, e molte altre dalle province limitrofe, sono impegnate da alcune ore nella rimozione di alberi abbattuti sulle strade, sulle case. I danni sono stati inferti dal vento soprattutto ai tetti delle abitazioni. Non c'è ancora un bilancio definitivo su quelle rimaste scoperchiate. Non si registrano fortunatamente feriti o contusi per il maltempo. Molti i danni alle automobili parcheggiate nelle aree vicino ai boschi, rimaste schiacciate dalla cadute delle piante. L'effetto sulla temperatura è stato immediato. Nelle stazioni di valle dove fino a poco prima i termometri segnavano 26-27 gradi, il fortunale ha abbassato questi valori fino a 14-13 gradi in poco meno di un'ora.
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