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Incendi, notte di lavoro per Vigili del fuoco e corpo forestale in Sicilia

Incendi, notte di lavoro per Vigili del fuoco e corpo forestale in Sicilia

Nel Catanese roghi nella pineta di Nicolosi e nell'aerea protetta della Timpa

CATANIA, 26 luglio 2023, 18:49

Redazione ANSA

ANSACheck

Incendi in Sicilia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Incendi in Sicilia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Incendi in Sicilia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Intensa notte di lavoro per vigili del fuoco e personale del corpo forestale della Regione Siciliana, impegnati costantemente a fare fronte all'emergenza incendi che ha colpito l'isola.

Dalla sala operativa regionale della protezione civile siciliana si apprende che sono quattro gli interventi aerei previsti stamattina nel Palermitano: a Carini, zona Monte Palmeto, Borgetto, e nella zona Monte Gradara e Altofonte. Nel Messinese un intervento aereo previsto è a Savoca.

Notte di fuoco, invece, nel Catanese, dove le fiamme hanno attaccato la pineta dei Monti Rossi di Nicolosi e costretto all'evacuazione un camping e altre strutture. Un vasto incendio sta distruggendo anche la Timpa di Acireale, preziosa area verde protetta, con le fiamme che si avvicinano alle frazioni marinare di Acireale. Vasti incendi sono in corso anche a Zafferana. Per le aree di maggior rischio è stata già chiesta l'attivazione dei Canadair per un intervento antincendio ad ampio raggio dall'alto. 

La vicinanza di Mattarella alla Sicilia

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, per esprimere "grandissima vicinanza a tutto il territorio" e per chiedere di "essere tenuto costantemente informato sull'evolversi della situazione". Lo ha rivelato il primo cittadino di Palermo parlando degli incendi nel capoluogo siciliano.

Secondo Lagalla, "la pluralità di focolai degli ultimi giorni lascia pensare ad atti dolosi, all'azione di scelleratezza assoluta che distrugge territorio e ambiente, fatti contro la nostra comunità che ne è vittima. Sono reati gravi come quelli mafiosi, sono reati contro l'umanità".

Il sindaco ha sottolineato che nella lotta agli incendi c'è stato un grande impegno da parte tutte le forze in campo e delle istituzioni: "Sono stati fatti dei miracoli, ma le forze in campo sono poche. Occorre una strategia di difesa nazionale e sistemica. I Canadair sono potuti intervenire solo di mattina perché di notte non volano e gli elicotteri non si sono alzati per problemi con le correnti aeree. Ho visto il fuoco vicino alle case e ho avuto paura".

Per quanto riguarda le mille persone che erano state sfollate per gli incendi a Palermo, sono quasi tutte rientrate nelle loro case - ha detto il sindaco del capoluogo siciliano -, mentre alcune decine, una ventina circa, sono ancora ospiti di strutture alberghiere messe a disposizione dal Comune.

A Palermo brucia una bara durante veglia funebre in casa

Le fiamme partite dai monti e arrivate ieri fino alle abitazioni, nel quartiere Borgo Nuovo di Palermo, hanno avvolto una casa dove era in corso una veglia funebre. I parenti sono fuggiti abbandonando la bara, che è bruciata. E' successo in largo delle Petralie. Ieri i residenti, memori di quanto accaduto in passato, avevano invocato l'intervento dei soccorsi mentre le fiamme, spinte dal vento, raggiungevano l'abitato. In quel momento tutte le squadre antincendio erano impegnate in altri fronti.  I primi ad arrivare sono stati gli agenti di polizia, che in qualche modo hanno fronteggiato le fiamme e fatto evacuare le persone dalle abitazioni. Numerose sono state le case danneggiate e le auto andate in fumo nel quartiere periferico di Palermo.

Incendi in Puglia, a Vieste e in Salento ancora alcuni focolai

Sono al momento sotto controllo gli incendi a Vieste, in provincia di Foggia; e a San Cataldo, a pochi chilometri da Lecce. In entrambi i casi sono ancora in corso le operazioni di spegnimento di alcuni focolai che potrebbero essere alimentati dal vento di maestrale. A Vieste, nella baia San Felice, dove ieri sono stati evacuati duemila turisti da tre strutture ricettive, sono ripresi da dieci minuti i lanci di acqua con i canadair, mentre da terra sono state impegnate per tutta la notte una cinquantina di unità tra operatori del servizio anti incendio boschivo dell'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, vigili del foco, forestali, protezione civile e volontari. Per precauzione è stato richiesto il distacco delle linee elettriche della zona. Anche l'incendio a Monte Sant'Angelo, sempre in provincia di Foggia, è ancora in corso ed è stato richiesto l'intervento aereo. A San Cataldo, in Salento, stamattina sono iniziate le operazioni di bonifica: il primo bilancio è di 90 ettari bruciati con una intera pineta inghiottita dalle fiamme che hanno avvolto anche alcune villette, due auto, una sessantina di giardini privati e decine di gazebo.

"Bisogna fermare la mano di questi criminali. Bisogna trovare un modo per arginare questi episodi". Così il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, sull'incendio che da ieri ha bruciato numerosi ettari di macchia mediterranea nei presi della baia San Felice, in provincia di Foggia, provocando anche l'evacuazione di duemila turisti da tre strutture ricettive. Il primo cittadino è certo che "dietro questi episodi ci sia la mano dei piromani, anche perchè già ieri mattina all'alba un altro incendio ha interessato alcuni camping presenti sul lungomare Mattei nel centro di Vieste, poi nel pomeriggio baia San Felice che già una decina di giorni prima era stata interessata da un incendio". "Alle 7.45 di stamani - continua Nobiletti - è giunto il canadair e ha iniziato i lanci di acqua su un fronte di fuoco ancora accesso nei pressi di un punto della baia impervio, difficile da raggiungere con i mezzi da terra. Non si può stare con una disponibilità ridotta di mezzi aerei. Se ieri fosse intervenuto subito un canadair avremmo evitato di dover guardare il fuoco avanzare e distruggere parte di macchia mediterranea". Stamani, intanto, i turisti stanno facendo rientro nelle tre strutture ricettive evacuate. "Sono tutte agibili, non hanno subito conseguenze e gli ospiti possono tornare tranquillamente - continua il primo cittadino - voglio ringraziare tutti coloro che da ieri sono impegnati nel fermare le lingue di fuoco, nelle attività di bonifica, vigili del fuoco, forze dell'ordine, volontari della protezione civile, cittadini e personale delle strutture ricettive che hanno fornito assistenza e ricovero ai turisti".

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