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Totem ricorda 'Vite interrotte il 2 agosto 1980' a Bologna

Totem ricorda 'Vite interrotte il 2 agosto 1980' a Bologna

Chi erano le 85 vittime nei racconti e voci di studenti e attori

BOLOGNA, 01 agosto 2023, 14:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un totem multimediale su cui scorrono in formato video di venti secondi i racconti delle vite delle 85 vittime della strage del 2 agosto 1980, immaginate, scritte e lette da studenti delle scuole bolognesi e da artisti come Lella Costa, Alessandro Bergonzoni e Neri Marcorè: è l'installazione 'Vite interrotte il 2 agosto 1980', realizzata da Cantiere Bologna in collaborazione con l'associazione tra i familiari delle vittime e posta oggi nel "cantone" all'angolo tra via Ugo Bassi e Piazza del Nettuno, nel cuore del centro città. L'installazione, presente anche nella sala d'attesa della stazione centrale, sarà aperta al pubblico fino al 3 agosto.
    All'inaugurazione hanno partecipato tra gli altri Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione vittime della strage, la vicesindaca Emily Clancy, Roberto Morgantini delle Cucine Popolari.
    "Abbiamo cercato di raccontare cosa significhi interrompere una vita, e l'enormità di una tragedia che ha fatto 85 vittime", ha spiegato il giornalista Aldo Balzanelli a nome di Cantiere Bologna. Per Bolognesi è "un altro tassello che serve per ricordare, fare memoria e continuare a chiedere verità. Siamo a una fase cruciale dei processi, mentre i depistaggi continuano.
    È nostro dovere continuare a preservare Memoria e consapevolezza". "Negli ultimi anni - ha aggiunto Clancy - il Comune di Bologna si è speso molto per preservare e difendere la memoria collettiva della nostra città. Perché crediamo nella comunità e crediamo in quel rito collettivo che è la ricerca di verità e giustizia. Dobbiamo vigilare e impegnarci ogni giorno, tutti insieme, fino a quando non saranno raggiunte".
    L'iniziativa ha il patrocinio del Comune ed è inserita nel programma di Bologna Estate e realizzata con la la collaborazione dell'Assemblea legislativa regionale, di Hera, Cucine Popolari e Biblioteca Sala Borsa.
   

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