La Guardia Costiera ha recuperato un cadavere al largo di Marettimo. Lo conferma il comandante della Capitaneria di porto di Trapani Guglielmo Cassone. Si tratta di uno dei due dispersi del naufragio che si è verificato al largo di Marettimo ieri sera. Il cadavere, un uomo dall'apparente età di 30 anni, è stato recuperato a 10 miglia a sud-ovest dell'isola e sta per essere trasferito a Trapani. Ieri sera in 11 erano stati soccorsi dai mezzi della Guardia Costiera e trasferiti a Marettimo. A bordo della barca, secondo le testimonianze, dovevano essere 13. Alle ricerche partecipano 3 motovedette e un elicottero della Guardia Costiera.
LAMPEDUSA
Un barchino, di 7 metri, è affondato nelle acque antistanti a Lampedusa. La motovedetta G79 Barletta della Guardia di finanza ha tratto in salvo 45 migranti, fra cui 7 donne e un minore, originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Liberia, Mali e Niger. Non vi sarebbero, stando alle dichiarazioni dei naufraghi che hanno pagato 2mila dinari tunisini per la traversata, dispersi, né morti. Il gruppo è stato già sbarcato a molo Favarolo e i 45, dopo un triage sanitario che non ha evidenziato emergenze, sono in corso di trasferimento verso l'hotspot di contrada Imbriacola.
Sono 113, compresi i 45 naufraghi salvati dalla Guardia di finanza, i migranti sbarcati, nel giro di mezz'ora, a Lampedusa. Salgono così a 10, a partire da mezzanotte, con un totale di 390 persone, gli approdi sulla maggiore delle isole Pelagie. Oltre ai 45 superstiti di un barchino colato a picco, la motovedetta delle Fiamme gialle ha agganciato un altro natante con 52 nordafricani, fra cui 9 donne e 4 minori. Sedici tunisini sono stati invece rintracciati, dai militari della tenenza della Guardia di finanza, direttamente sulla terraferma. A loro dire, sarebbero arrivati una carretta in vetroresina di 6 metri salpata da Djerba. L'imbarcazione non è stata però ancora rinvenuta.
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