Il sindaco di Terni Stefano
Bandecchi è stato iscritto nel registro degli indagati dalla
locale Procura nel fascicolo di inchiesta aperto dopo quanto
accaduto nei giorni scorsi in Consiglio comunale, quando lo
stesso sindaco si era scagliato contro l'esponente di Fratelli
d'Italia Marco Celestino Cecconi, venendo bloccato dalla polizia
municipale.
Lo scrive oggi il Corriere dell'Umbria, specificando che si
tratta praticamente di un atto dovuto. Dopo il Consiglio le
minoranze si erano infatti recate dal prefetto e gli esponenti
di Fratelli d'Italia anche dai carabinieri, per segnalare quanto
successo. Della vicenda, i parlamentari del Pd Walter Verini e
Anna Ascani hanno invece interessato il ministro dell'Interno
Matteo Piantedosi.
In particolare - secondo quanto risulta al Corriere
dell'Umbria - nel fascicolo di indagine le ipotesi di reato al
momento al vaglio sarebbero quelle di minaccia, oltraggio a
pubblico ufficiale e di interruzione di pubblico servizio. Tra
gli elementi da valutare ci sarebbe infatti anche la reazione
del sindaco all'intervento di tre agenti della polizia locale
presenti come prassi al Consiglio.
Durante il dibattito c'era stato uno scambio di battute dai
toni sempre più polemici tra Bandecchi e Masselli, assessore
nella precedente Giunta e sconfitto nel ballottaggio per la
guida di Palazzo Spada. "Mi devono chiedere scusa, perché quando
parla un consigliere e a maggior ragione il sindaco, tutti gli
altri devono stare zitti", aveva, fra l'altro, commentato il
sindaco dopo l'accaduto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA