Ragazzini che analizzano scientificamente l'acqua dell'Isonzo, una macchina per vedere i neutrini, un bimbo-Spider man che fa sprizzare dalla mano una sostanza come l'eroe della Marvel e poi robot di ogni dimensione e dai diversi utilizzi: è la X Trieste Maker Faire, festa dell' ingegno promossa da Ictp e Comune di Trieste, e il supporto della Regione Fvg.
Con un ospite speciale: un Mammut a grandezza
naturale.
Per l'occasione, piazza Unità d'Italia si è affollata di
stand e baracchine in legno organizzati come un quartiere con
tanto di strade intitolate a scienziati.
Qui sono ospitati più
di 200 maker, giunti da varie regioni d'Italia ma anche da
Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Austria e Slovacchia.
Per due giorni in pochi metri quadrati è concentrato il
meglio della creatività e della tecnologia, con scienziati,
inventori, creativi e, appunto, maker, che montano, smontano,
sperimentano, inventano tecnologie, attirando una continua folla
di curiosi, turisti, e anche ricercatori e scienziati stessi di
ogni età.
Sono fissati anche appuntamenti, spettacoli, laboratori
didattici, incontri con, ad esempio, Massimo Banzi, co-fondatore
di Arduino e "padre spirituale" dei maker italiani, per parlare
del futuro di tecnologia e innovazione. La finalità è divulgare
la scienza e unire didattica a divertimento.
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