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Servizi di videochiamate e "punti viola" in città, donne sole in strada più sicure

Servizi di videochiamate e "punti viola" in città, donne sole in strada più sicure

Dalla realtà creata da DonnexStrada al progetto Mai Sole di Forza Italia

26 giugno 2024, 17:11

di Enrica Di Battista

ANSACheck
Alcune ragazze in strada (Foto archivio ANSA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alcune ragazze in strada (Foto archivio ANSA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La chiamata con l’amica o con la madre, le chiavi in mano per aprire l’auto o il portone di casa: se una donna esce da sola la sera tenta come può di guardarsi le spalle. È per questo che una psicologa di 29 anni, Laura De Dilectis, fondatrice dell’associazione non profit DonneXStrada, ha ideato un servizio di videochiamata privata gratuita, tramite Instagram, che accompagna chiunque abbia paura in strada, ma anche una rete di "punti viola", un esempio di come poter rendere più sicure le strade creando luoghi dove il personale è formato anche sulla violenza di genere. 

I dati Istat sulla percezione della sicurezza di sera dicono che il 36,6% delle donne non esce da sola per paura (contro l'8,5% degli uomini) e il 35,3% quando lo fa non si sente sicura (19,3% degli uomini). 

La videochiamata si può chiedere 24 ore su 24 mandando un messaggio, poco prima della necessità del collegamento, attraverso il canale Instagram @violawalkhome, in Italia o all’estero. Rispondono, in 18 lingue, volontarie formate e a dicembre 2023 il servizio diventerà un’app. La chiamata al cellulare, anche se il telefono viene spesso tolto dall'aggressore, in molti casi rappresenta già un deterrente per una molestia. Nel caso dovesse verificarsi un'aggressione durante la chiamata vengono allertati i soccorsi e il video può valere come testimonianza. Centinaia di donne, in tre anni, hanno usufruito del servizio.

 

La rete di "punti viola" creati da DonnexStrada

Si sta poi espandendo la rete di punti viola, locali commerciali (bar, pub ristoranti, edicole) dove il personale è formato per sapere come intervenire in caso di violenze: sono degli "intermediari" che sanno cosa fare prima dell'arrivo dei soccorsi oppure prima di indirizzare una donna verso un centro antiviolenza. Ma sono luoghi formati per prevenire le violenze, cogliendo in anticipo alcuni campanelli di allarme.

Ad oggi sono 160 i punti viola in Italia, pubblicati su una mappa nei canali DonneXStrada. Un esempio di come le città possano diventare luoghi più sicuri e accoglienti per tutti.

 

 

Viaggio a Roma tra i punti viola, il circolo Zalib e il cinema Troisi

A Roma, tra i primi punti viola a nascere, il circolo culturale giovanile Zalib e il cinema Troisi. "Le molestie in strada, anche in centro a Roma, sono all'ordine del giorno - racconta, in maniera dettagliata nell'approfondimento video ANSA, Tommaso De Angelis, presidente dell’associazione Zalib - Abbiamo ospitato studentesse americane inseguite di notte e gli aggressori tentavano di sfondare il portone".

Il cinema Troisi ha un’aula studio aperta giorno e notte anche a Capodanno, gli studenti fanno spesso pausa guardando un film. "Volevamo un faro nella città, un luogo accogliente, dove andare anche prima che succeda qualcosa", racconta Giulia Flor Buraschi, vicepresidente di Fondazione Piccolo America. Anche qui il personale formato ha saputo come intervenire in un caso di violenza, prima dell’arrivo della polizia. 

Il progetto di videochiamata sulla app "Mai Sole", presentato da Forza Italia

 

Ad un progetto "statale" di videochiamata di accompagnamento, con geolocalizzazione volontaria da parte di chi ne usufiuisce, sta lavorando anche Forza Italia: è la app 'Mai Sole', "un bodyguard virtuale", afferma la deputata Catia Polidori, prima firmataria della proposta di legge. Sarà attivo 24 ore su 24, risponderanno operatori formati, anche in lingua inglese. In seguito, spiega Polidori, si potrà pensare a ciondoli o braccialetti da collegare per le chiamate.

enrica.dibattista@ansa.it

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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