"Gli abitanti non sono più in
sintonia con il turismo, è saltato l'equilibrio tra le attività
turistiche e non. Tutto il patrimonio di studi, progetti, e
proposte elaborati negli anni per cercare di risolvere il
problema dell'overtourism non ha avuto seguito. E' il 2023 e
siamo tornati alla situazione del pre- pandemia, non è cambiato
nulla". E' il duro giudizio di Jan Van Der Borg, docente di
economia del turismo a Ca' Foscari, uno dei più autorevoli
studiosi dei problemi di Venezia, sulle gestione dei flussi di
visitatori nella città lagunare.
Intervenendo ad un convegno di 'Azione Venezia' sulle sfide
per la città Van der Borg ha parlato anche della proposte
sull'Arsenale lanciate ieri dal sindaco Luigi Brugnaro in tema
di 'rivitalizzazione' della grnde area monumentale. "Com'è
possibile - ha detto - che si pensi di trasformare una delle
aree più belle della città - l'Arsenale, ndr - in una discoteca?
Mi viene difficile capire come si possa anche solo pensarlo. Chi
amministra Venezia è un imprenditore".
Secondo il docente, per trovare delle soluzioni
all'over-tourism, è necessario "ripartire dalla capacità di
carico, studiata da Ca' Foscari e pari a 52 mila visitatori al
giorno. I numeri attuali sono il doppio di quelli che il sistema
urbano può gestire. A logorare Venezia sono le giornate in cui
l'afflusso è di 10, 15 mila persone in più rispetto a quelle
calcolate da noi".
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