L'Emilia Romagna torna sull'attenti dopo che la protezione civile e l'Agenzia regionale per l'ambiente hanno diffuso un'allerta per il maltempo, rossa oggi e arancione domani per rischi idraulici e idrogeologici. Le criticità maggiori, al momento, si concentrano nelle zone di Parma e Piacenza: in 19 comuni del parmense le scuole oggi sono rimaste chiuse, mentre altre hanno ritardato l'orario di uscita per far passare il picco della piena dei fiumi, che è stato raggiunto attorno alle 13:30. In mattinata un ponte sul Taro a Ozzanello, nel comune di Terenzo, è parzialmente crollato a causa della piena del fiume. Le piogge che hanno colpito i comuni di Calestano e Berceto, invece, hanno lasciato diverse frazioni isolate a causa di strade allagate e smottamenti.
I rovesci, inoltre, stanno rendendo difficoltosa la ricerca di un disperso visto e segnalato da una donna ieri mattina, prima dell'arrivo del maltempo, nelle acque del torrente Parma mentre cercava di aggrapparsi a un legno e chiedeva aiuto. Il 118 e i vigili del fuoco hanno perlustrato il fiume ma la piena del corso d'acqua sta complicando le ricerche.
Nel Piacentino e nel Parmense Anas ha chiuso alcune strade in via precauzionale, per poi riaprirle nel pomeriggio. Sono tenuti sotto osservazione i corsi d'acqua Aveto, Nure, Parma e Baganza.
Su quest'ultimo il Comune di Parma ha chiuso il ponte dei Carrettieri e il ponte della Navetta, mentre sul torrente Parma sono state abbassate le paratoie delle bocche della cassa di espansione per trattenere più acqua e ridurre il deflusso verso la città, mantenendola sotto le soglie di sicurezza. Il torrente Nure, infine, è straripato a Farini, a Mareto e Ferriere e alcune famiglie sono state evacuate. Previsti anche venti di burrasca in montagna e collina e mare mosso al largo della costa ferrarese.
Gravi allerte meteo per rischio idrogeologico sono scattate anche in Veneto, in particolar modo nei bacini dell'Alto Piave, Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, dove la fase operativa rossa, già attiva oggi, resterà in vigore fino a martedì.
Prosegue invece fino alle 20 l'allerta arancione per rischio temporali di Arpal sul centro-levante della Liguria, dove questa mattina la grandine si è abbattuta su Genova, mentre una collina è franata a Rezzoaglio travolgendo un'auto parcheggiata e parte di un'abitazione. Nel frattempo la statale 35 "dei Giovi" è stata chiusa all'altezza di Isola del cantone per una frana che ha invaso la carreggiata. Forti venti e pioggia intensa (oltre 100 mm nel levante) hanno provocato allagamenti e l'innalzamento di rivi e torrenti, ma il maltempo non si ferma: "Sono previsti possibili temporali con venti molto forti nel primo pomeriggio, quando dovrebbe passare il fronte della perturbazione", ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone.
Allerta arancione per rischio idraulico fino a martedì anche sul Friuli Venezia Giulia. Le mareggiate previste tra Lignano e Grado continueranno anche nella mattina di domani, per poi migliorare nel pomeriggio. In Trentino, invece, l'allerta è passata da gialla ad arancione in previsione delle forti piogge in arrivo questa sera e nelle prime ore di domani.
Una perturbazione, infine, sta attraversando anche la Toscana, tanto che un'allerta arancione per oggi e gialla per domani è stata diramata su gran parte della regione. Nel paese di Montefegatesi a Bagni di Lucca, a causa delle infiltrazioni d'acqua, è crollato il muro di contenimento in pietra di una scarpata. Il governatore Eugenio Giani fa sapere che il livello dei fiumi Magra e Serchio viene monitorato e in previsione dei temporali violenti accompagnati da forti raffiche di vento, che sono previsti tra oggi e domani sulla zona centrale della Toscana, a Firenze hanno chiuso parchi e giardini.
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