Expo è sfumato, ma questo non fermerà
"il processo di trasformazione senza precedenti" della Capitale.
A 48 ore dalla pesante sconfitta di Roma nella corsa per
ospitare l'Esposizione del 2030, il sindaco Roberto Gualtieri
guarda ai traguardi più vicini e soprattutto più sicuri, come il
2025. E poiché i cantieri "aumenteranno in maniera esponenziale"
questo pomeriggio in Campidoglio ha firmato assieme a sindacati
e associazioni di categoria un protocollo d'intesa dedicato ai
lavori per l'Anno Santo, che tra le condizioni mette anche
quella di poter lavorare h24 e 7 giorni su 7.
"Bisogna fare presto e bene - ha detto Gualtieri - Parliamo
di una mole di investimenti molto consistente con tempi
stringenti e sfidanti. Abbiamo deciso quindi di avere come
priorità i tempi di realizzazione". Ma "questo impone e richiede
di fare ancora meglio". E dunque, incassata la disponibilità di
imprese e maestranze a lavorare senza soluzione di continuità
per arrivare puntuali all'appuntamento con Papa Francesco e i
suoi 30 milioni di pellegrini, il sindaco-commissario garantisce
loro procedure trasparenti e condivise, stop al massimo ribasso,
massime garanzie di sicurezza, piena applicazione dei contratti
nazionali, no ai subappalti a cascata e clausole antidumping.
L'intesa per il sindaco è un modello da esportare ed è dello
stesso avviso il segretario generale della Cgil Maurizio Landini
che parla di "modello Roma". Se da un lato come sindacati "siamo
pronti a lavorare se serve 7 giorni su 7, 24 ore su 24,
dall'altro vogliamo e abbiamo ottenuto che ciò avvenga nella
massima sicurezza con turni di 8 ore e almeno 4 squadre, con il
giusto riconoscimento economico e senza gare al massimo
ribasso".
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