Era finita in ospedale perché il marito l'aveva picchiata, quel marito che pochi giorni dopo l'avrebbe ammazzata a coltellate. Vincenza Angrisano, vittima di femminicidio martedì scorso ad Andria, di quell'aggressione, aveva raccontato ad una sua amica in un messaggio vocale trasmesso nel corso della puntata di Pomeriggio Cinque. E le aveva anche confidata che faceva di tutto per stare lontano da quella casa che era diventata un inferno.
"Ciao... scusami...hai ragione...purtroppo ho avuto una settimana molto particolare... dove sono andata in ospedale... mio marito mi ha alzato le mani e, veramente, non ero nei tempi per venire da te - dice Vincenza nel vocale. Facevo casa di mia madre-casa mia, giravo per strada, cercavo di stare quanto più lontana da casa".
Vincenza voleva stare lontana dalla violenza del marito, il 51enne Luigi Leonetti, che la ucciderà pochi giorni dopo. L'uomo, reo confesso, resterà in carcere: Lo ha deciso la gip del Tribunale di Trani, Anna Lucia Altamura, che non ha convalidato il fermo per mancanza del pericolo di fuga, ma ha emesso nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere, in quanto ha ritenuto sussistenti sia i gravi indizi di colpevolezza sia le esigenze cautelari.
Leonetti, nel corso dell'udienza di convalida del fermo ha ammesso le proprie responsabilità confermando quanto già confessato al magistrato della Procura di Trani Francesco Chiechi e ai carabinieri subito dopo il delitto. L'azienda per cui lavorava Vincenza Angrisano si è offerta di pagare i funerali della donna.
Secondo quanto si apprende, la ditta vorrebbe creare anche un fondo in favore dei figli della vittima, di 6 e 12 anni. Dal giorno del delitto, un nastro nero ha listato a lutto le pagine social della azienda che fino a domenica ha sospeso le comunicazioni commerciali. "Vincenza era una di noi - si legge in un post pubblicato subito dopo l'omicidio - ci siamo visti pochi giorni fa nella nostra sede, ci hai raccontato i tuoi sogni, i tuoi obiettivi e soprattutto la gioia di far parte di una grande community di donne che si sostengono a vicenda".
"Questi sogni - prosegue il post - ti sono stati strappati via ma ti promettiamo che continueremo a far rumore per garantire che non scenda mai il silenzio su episodi come questo. Rumore che da oggi risuonerà anche per te. Ciao, Vincenza". Sabato intanto, sarà eseguita l'autopsia sul corpo della donna e al termine degli esami la salma sarà consegnata alla famiglia. I funerali, che dovrebbero tenersi nei primi giorni della prossima settimana, dovrebbero essere celebrati a Barletta.
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