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Rose rosse e chiesa piena per addio all'orafo ucciso dal figlio

Rose rosse e chiesa piena per addio all'orafo ucciso dal figlio

Arzachena, il ricordo della compagna, 'ero la tua principessa'

ARZACHENA, 10 gennaio 2024, 13:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rose rosse sul feretro e la chiesa Tempio Nuovo di Arzachena gremita di persone per l'ultimo saluto a Giovanni Fresi, l'orafo di 58 anni ucciso a bastonate dal figlio Michele, 27enne, nella notte del 28 gennaio dopo una serata di follia a base di Lsd tra un locale e l'altro del centro cittadino. I funerali sono stati celebrati dal parroco don Mauro Moretti e dai sacerdoti della zona. La bara dell'artigiano molto noto in Costa Smeralda per le sue creazioni in oro, è stata accompagnata dalla camera ardente fino alla chiesa dalla compagna Anna Maria Cudoni, dal padre Michele e dalla madre Mariuccia.
    Un paese che ancora stenta a credere a quanto successo a Giovanni Fresi, un uomo che si è sempre occupato della famiglia e da sempre vicino al figlio Michele, che aveva problemi di dipendenza dalle droghe. "Giovanni ha fatto come Gesù, per tutto il percorso della sua vita ha tenuto stretta la mano di suo figlio fino all'ultimo - così don Mauro Moretti durante l'omelia - Non ha mai fatto mancare l'amore e la cura per suo figlio. Era una persona affettuosa e gentile, verso di lui dovremmo provare ammirazione per il coraggio che ha mostrato senza nascondersi, e dovremmo provare gratitudine per l'esempio di padre che era. Una responsabilità pagata anche a caro prezzo come tutto ciò che vale, come l'amore". Il parroco ha poi rivolto una preghiera anche a Michele Fresi, attualmente recluso nel carcere di Bancali a Sassari accusato di omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
    Toccante il ricordo della compagna Anna Maria: "Caro Giovanni spero di riuscire a leggere questa lettera. Ti volevo ringraziare per avermi scelto come tua compagna. Il 3 gennaio avremo festeggiato dieci anni insieme. Eravamo felici nonostante i problemi che abbiamo dovuto affrontare. Ero la tua principessa, tutelata ed amata. Il progetto della casa era il coronamento del nostro sogno per dopo la pensione. Spero che tu mi starai a fianco".
    Sul fronte delle indagini, domani nell'abitazione di Michele Fresi in via Ruzittu verranno effettuati i sopralluoghi disposti dalla Procura di Tempio.
   

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