"Non abbiamo avuto richieste di
partecipare agli attacchi perché i nostri alleati sanno
benissimo che abbiamo bisogno di un'autorizzazione parlamentare.
Non possiamo intervenire militarmente se non a seguito di una
risoluzione internazionale o della richiesta di aiuto da parte
di un paese". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in
un'intervista al Tg1. "L'Italia parteciperà alla missione - ha
detto ancora Crosetto - perché dal Mar Rosso passano il 15%
delle navi del commercio marittimo mondiale, l'Italia è il paese
più danneggiato". "Abbiamo già una nostra nave nell'area che
protegge le nostre navi, ci auguriamo che l'Europa si muova. Per
ora è stata bloccata dalla Spagna che non ha voluto
riconfigurare Atlanta. C'è bisogno di una nuova missione e
Tajani sta già interloquendo perché parta", ha aggiunto.
Quanto alla situazione al confine fra Libano e Israele, dove
sono schierati 1000 soldati italiani parte della missione Onu,
"c'è rischio di un'escalation, fino ad ora non c'è stata ma solo
scaramucce. Se ci fosse, le truppe Onu dovrebbero allontanarsi
perché non sono preparate e sono lì con altre regole e
motivazioni", ha detto il ministro.
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