"Figlia,
marito e madre di Giovanna Pedretti si sentono sotto assedio,
trovandosi ogni volta che escono di casa qualche cronista che li
attende in strada per fare domande. Stanno vivendo un enorme
dolore, la loro richiesta alla stampa è di dare tregua, di
rispettare la sofferenza di una famiglia, in attesa che dalle
indagini arrivino elementi più solidi". E' l'appello che arriva,
dall'avvocato Simona Callegari, incaricata dai familiari della
ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano trovata morta domenica
scorsa, come persone offese dell'ipotesi di istigazione al
suicidio, nel fascicolo a tutt'oggi senza indagati.
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