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Impagnatiello, chiedo scusa della mia disumanità

Impagnatiello, chiedo scusa della mia disumanità

'Da quel giorno non vivo più'. Sorella di Giulia lascia l'aula

MILANO, 18 gennaio 2024, 12:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza". Alessandro Impagnatiello lo ha detto nelle dichiarazioni in aula dove è imputato per l'omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano.
    "Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità - ha aggiunto - Ero sconvolto e perso. Quel giorno ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio e molto di più, non posso chiedere perdono".
    Chiara Tramontano, sorella di Giulia, è uscita dall'aula quando Impagnatiello ha iniziato a parlare. Poco dopo è uscito anche il padre. Ad ascoltare le sue parole sono rimasti la mamma Loredana e il fratello Mario, in piedi e vicini.
   

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