"Lasciate Primo Levi alla nostra
memoria. Abbiate la dignità di manifestare il vostro pensiero
senza offendere la memoria dei sopravvissuti e cercatevi
citazioni altrove". Così, all'ANSA, Noemi Di Segni, presidente
dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, in merito alla
notizia del corteo organizzato a Roma dai palestinesi per il
giorno della Memoria, e alla citazione di Primo Levi usata dal
movimento per annunciare la manifestazione.
"L'odio e la supremazia razziale di allora hanno generato la
Shoah - sottolinea la presidente Ucei - l'estremismo islamico
genera il terrorismo che oggi raggiunge anche l'Europa e si fa
strada con queste forme di ribaltamento e sostegno".
Il Movimento degli studenti palestinesi sui propri canali
social spiega che il corteo intende "smascherare le ipocrisie di
un sistema... che si batte il petto per le vittime di un
genocidio già avvenuto mentre volta lo sguardo indifferente e
complice di un genocidio in corso". E poi posta le parole che lo
scrittore Primo Levi, deportato ad Auschwitz, dedicò agli orrori
dell'Olocausto: "Se comprendere è impossibile conoscere è
necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le
coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche
le nostre".
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