Sviluppare interfacce neurali impiantabili che facciano comunicare il cervello con il computer e aiutino a curare gravi disabilità. E' la mission di Neuralink, l'ennesima società di Elon Musk, nata nel 2016 e del valore di circa 5 miliardi di dollari che domenica ha installato il suo primo impianto cerebrale in un uomo. L'inizio di una sperimentazione che porta con sè stupore ma anche polemiche, arrivata dopo il semaforo verde della Fda, l'agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa di farmaci e dispositivi medici, che in passato l'ha rifiutata per la morte di alcuni animali.
I dispositivi che Neuralink sviluppa sono due. Il primo è un chip che si chiama Telepathy e viene impiantato nel cervello di una persona, con elettrodi che si estendono a ventaglio.
Trasmette dati in modalità wireless ai computer, dove i ricercatori possono studiarli. Il secondo dispositivo è un braccio robotico, Optimus, che serve ad impiantare il chip in una regione dell'encefalo che controlla "la volontà di muoversi". Negli scorsi anni Neuralink ha già fatto test sugli animali che hanno destato polemiche, in particolare quelli su un gruppo di scimmie che avevano mostrato sofferenze per l'invasività dell'impianto e poi erano state soppresse.
Circostanze che avevano portato al diniego della Fda. Solo a maggio scroso, con il via libera, la società di Musk ha potuto arruolare per l'esperimento una persona maggiorenne, residente negli Usa e con paralisi, perdita della vista e dell'udito e incapacità a parlare, queste le caratteristiche richieste.
Neuralink non è l'unica società a lavorare su questo tipo di progetti, ci sono diversi competitor tra cui Paradromics, Neurosity e Onward. Il suo motore sono i soldi: a novembre ha raccolto 43 milioni di dollari di nuovi investimenti come ha riportato il sito TechCrunch, basandosi su un documento depositato presso la Sec, l'ente federale statunitense che vigila sulla Borsa. La nuova iniezione di capitale è arrivata pochi mesi dopo un'altra operazione da 280 milioni di dollari guidata dal Founders Fund di Peter Thiel, uno dei nomi più iconici della Silicon Valley. Secondo il sito tecnologico, Neuralink ora sarebbe valutata circa 5 miliardi di dollari.
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