Il centro sociale Askatasuna a
Torino, o meglio, l'immobile di corso Regina Margherita 47,
diventerà cogestito come bene comune. È il percorso avviato
dalla Città, che ha recepito una proposta di collaborazione da
parte di un comitato di cittadini, e che ha come prima
condizione vincolante il "rilascio dell'immobile di proprietà
del Comune da parte degli occupanti".
"Abbiamo avviato un ragionamento - spiega il sindaco, Stefano
Lo Russo - per trovare una soluzione a un problema che va avanti
da trent'anni con l'obiettivo di attivare un percorso virtuoso
di amministrazione condivisa del patrimonio pubblico, che è il
fondamento giuridico del regolamento dei beni comuni.
Ovviamente - precisa - in un quadro di legalità e non violenza,
ma che garantisca uno spazio di libero e democratico dibattito,
anche quando questo 'disturba il manovratore', perché questo fa
la differenza fra una democrazia e una non democrazia".
Primo step sarà dunque il rilascio spontaneo dell'immobile da
parte degli occupanti, seguito da un intervento relativo a
problematiche strutturali e di sicurezza dell'edificio.
Parallelamente partirà il percorso di coprogettazione aperto a
tutti sull'utilizzo dell'immobile. "Siamo consapevoli - aggiunge
Lo Russo - della portata politica della nostra decisione, ma
vogliamo provare a individuare un percorso diverso rispetto a
meccanismi repressivi, sempre in un quadro di legalità e se ci
saranno utilizzi impropri la coprogettazione sarà interrotta".
Alle critiche del centrodestra, che annuncia una contro
delibera a quella approvata oggi dalla Giunta, Lo Russo replica
che "questo percorso che vogliamo sviluppare con un atto di
fiducia è la migliore risposta alle critiche. Invito chi critica
prima a leggere gli atti. Non è un percorso senza condizioni, ma
a condizioni precise e non toglie nulla rispetto alla mia ferma
e totale condanna di qualunque atto violento svolto da qualunque
singolo esponente nei confronti delle forze dell'ordine".
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