"L'incontro al ministero di ieri è andato male, siamo usciti solo con delle promesse. Il presidio di via Nomentana quindi resta, anzi lo rafforzeremo. Sono in arrivo altri mezzi. Arriveremo a mille trattori". A dirlo Andrea Papa, uno dei portavoce di Riscatto agricolo. "Lollobrigida ieri è venuto qui senza essere invitato - prosegue - al suo arrivo è stato anche fischiato". Ma il fronte non è compatto. Tra gli agricoltori che appoggiano la protesta del movimento c'è chi la vede diversamente. "Secondo me è stato un confronto costruttivo - spiega Roberto Rosati - il ministro ha promesso che la porta per noi resta sempre aperta".
"Ieri sono successe tante cose. E' stata dal mio punto di vista una giornata positiva. Oggi al presidio faremo il punto della situazione e decideremo in maniera condivisa come procedere". A dirlo Roberto Rosati uno dei portavoce degli agricoltori che aderiscono a Riscatto Agricolo, dopo l'incontro di ieri con il ministro Francesco Lollobrigida e la sfilata dei trattori al centro di Roma la mattina e sul Grande Raccordo anulare in serata. "La città ci ha accolto. Sul Grande raccordo anulare ieri sera gli automobilisti salutavano e incitavano la colonna di dieci chilometri formata dai nostri trattori". A dirlo Roberto Rosati uno dei portavoce di Riscatto agricolo. "Ci fa piacere che siamo stati capiti dai cittadini e che il nostro messaggio è stato compreso dagli italiani - aggiunge - Sono prima di tutto le persone che decidono cosa mangiare a stabilire il nostro futuro".
Continua il dibattito politico. "La Lega non starà mai con chi vuole affossare il mondo agricolo. Mentre infatti c'era chi in Europa sceglieva di appoggiare una Commissione Ue disastrosa, responsabile delle folli politiche finto-green che mettono in ginocchio settori fondamentali, imprese, lavoratori e famiglie, la Lega non ha mai avuto dubbi e fin dall'inizio ha difeso gli interessi di agricoltori, pescatori e produttori italiani". Così una nota della Lega, che annuncia che nelle prossime settimane respingerà "direttive e regolamenti su industria e packaging che creerebbero ulteriori danni e chiedendo una revisione anticipata di una Pac che così non funziona".
Lasciato il presidio di S. Maria Capua Vetere
Gli agricoltori casertani hanno lasciato il presidio realizzato a Santa Maria Capua Vetere all'esterno del casello autostradale dell'A1 e con i trattori hanno iniziato una lenta marcia per raggiungere la località Borgo Centore nel comune di Cancello e Arnone, a non molta distanza dal fiume Garigliano e dal confine con il Lazio; qui si riuniranno per mettere a punto l'organizzazione del percorso di avvicinamento a Roma, dove il 15 febbraio terranno una manifestazione. Si tratta degli agricoltori che hanno aderito alla mobilitazione indetta dall'associazione Altragricoltura e da altre realtà associative, come il Movimento "Salviamo le Bufale" che già da due anni denunciano i fallimenti della politica nella lotta all'eradicazione della brucellosi, malattia che colpisce i capi bufalini ed è diffusa soprattutto nel Casertano. Gli agricoltori sfileranno a Roma con rappresentanti e aderenti ad associazioni di altri mestieri - ci saranno balneari, pescatori, ristoratori - come Popolo Produttivo. Durante la marcia è stata espressa solidarietà agli agricoltori. A Santa Maria la fossa alcune persone hanno offerto anche un apertivo ai manifestanti.
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