La Russia è l'attore più attivo in
campagne ibride "in danno dell'Italia e dell'Occidente intero".
Spionaggio, attacchi cyber, disinformazione, sfruttamento in
chiave destabilizzante dei flussi migratori: questo l'arsenale
usato, secondo la relazione annuale dell'intelligence presentata
oggi alla presenza dell'Autorità delegata per la sicurezza della
Repubblica, Alfredo Mantovano, del presidente del Copasir
Lorenzo Guerini e dei diretori dei servizi, Elisabetta Belloni
(Dis), Giovanni Caravelli (Aise) e Mario Parente (Aisi).
Mosca ha anche cercato di ostacolare le iniziative italiane
ed europee di diversificazione energetica e di introduzione del
price cap sul gas russo con propaganda "atta a inquinare
l'informazione verso il grande pubblico circa l'andamento dei
prezzi dell'energia". Attenzione dell'intelligence ora ai
prossimi eventi che catalizzeranno campagne disinformative: le
elezioni europee di giugno, la presidenza italiana del G7,
l'uscita dalla Via della seta.
Riguardo all'andamento del conflitto, rileva la relazione, Il
sostegno dei Paesi occidentali all'Ucraina, fondamentale per la
prosecuzione dello sforzo militare di Kiev, è continuato durante
tutto il 2023, pur registrando un importante calo rispetto
all'anno precedente. A fine anno l'aiuto militare
complessivamente stanziato dai Paesi europei superava, per la
prima volta, quello offerto dagli Usa. Dall'altro lato, è in
aumento il sostegno che attori terzi offrono alla base
industriale militare russa. La Cina ha probabilmente fornito a
Mosca alcune tecnologie duali, mentre . altri Paesi hanno invece
offerto un supporto militare diretto: l'Iran i droni, la Corea
del Nord munizionamento
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