/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Traffico di rifiuti tra Italia e Tunisia, ai domiciliari un funzionario della regione Campania

Traffico di rifiuti tra Italia e Tunisia, ai domiciliari un funzionario della regione Campania

Operazione della Dia e Noe. Indagato anche un altro funzionario

ROMA, 29 febbraio 2024, 15:23

Redazione ANSA

ANSACheck
Traffico rifiuti, ai domiciliari funzionario Regione Campania -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Traffico rifiuti, ai domiciliari funzionario Regione Campania - RIPRODUZIONE RISERVATA

RIPRODUZIONE RISERVATA

Da questa mattina, nelle province di Napoli, Salerno, Potenza, Catanzaro, il personale della Direzione Investigativa Antimafia e del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli, stanno dando esecuzione a provvedimenti cautelari personali e reali, nell'ambito di una indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, su un traffico internazionale di rifiuti speciali tra l'Italia e la Tunisia.
   
L'operazione vede attualmente impegnati circa 80 unità tra Carabinieri del Reparto speciale dell'Arma e personale della Direzione Investigativa Antimafia.

 

Video Traffico di rifiuti tra Italia e Tunisia, operazione di Dia e Noe

 


Un funzionario della Regione Campania è agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Potenza che ha portato alla scoperta di un illecito traffico di rifiuti tra l'Italia e la Tunisia che, nel 2020, ha portato nel Paese del Nord Africa 7.891 tonnellate di rifiuti stipati in 70 container. A carico del funzionario (un altro è indagato) le indagini hanno accertato "omissioni e condotte ritenute, a livello di gravità indiziaria, un consapevole contributo all'illecito traffico di rifiuti".

Nell'inchiesta sono coinvolti anche intermediari, imprenditori, titolari di aziende di trattamento-recupero, società di intermediazione e funzionari pubblici. I reati ipotizzati sono quelli di traffico illecito di rifiuti, fittizia intermediazione di beni, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva e frode nelle pubbliche forniture. In sostanza, il traffico di rifiuti aveva come esito finale l'incendio dei rifiuti o il loro abbandono o interramento in Africa. Tutto basato su un contratto firmato il 30 settembre 2019, a Polla (Salerno), tra un società campana e un tunisina per il trasporto in Africa di 120 mila tonnellate di rifiuti. Nell'intesa erano coinvolte anche due ditte di intermediazione, una con sede a Soverato (Catanzaro), l'altra in Tunisia. E' cominciato così il trasferimento, via nave attraverso il porto di Salerno: ma un reportage di un'emittente televisiva tunisina sull'importazione dei rifiuti aveva portato prima a un'inchiesta con alcuni arresti, poi al blocco dei rifiuti stessi. In Italia, le indagini dei Carabinieri hanno scoperto "un complesso sistema attraverso cui è stato organizzato un ingente traffico illecito di rifiuti reso possibile, tra l'altro, dalla concessione di due autorizzazioni" rilasciate da un ufficio di Salerno della Regione Campania (in relazione ai quali sono indagati i due funzionari regionali). L'impianto tunisino che ricevette le quasi ottomila tonnellate di rifiuti fu interessato da un incendio che ne distrusse "buona parte". In base a un accordo di cooperazione fra Tunisia e Regione Campania i container pieni di rifiuti sono stati ritrasferiti in Italia: i consulenti che li hanno esaminati hanno accertato "la non corrispondenza della qualità dei rifiuti in sequestro al codice di riferimento dichiarato dall'esportatore".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza