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Jorit risponde alle polemiche, 'in Italia c'è meno libertà di quella che si professa'

Jorit risponde alle polemiche, 'in Italia c'è meno libertà di quella che si professa'

'La foto con Putin? E il bacio di Biden a Meloni?'

NAPOLI, 08 marzo 2024, 18:35

di Patrizia Sessa

ANSACheck

Jorit: 'La foto con Putin? E il bacio di Biden a Meloni? ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Premette che lui non voleva affatto elogiare Vladimir Putin, "lungi da me". Ma "come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto e sempre su più fronti?". E la foto con il presidente della Federazione Russa? "Le foto del bacio di Meloni con Biden o Netanyahu dovrebbero far discutere quantomeno più della mia. E invece la propaganda di guerra ci ha fatto credere che da una parte ci siano i buoni (l'Occidente) e dall'altra i cattivi (Russia, in futuro anche la Cina?)".

Dopo la bufera di polemiche, lo street artist napoletano Jorit risponde così, con un post su Instagram, alle critiche che lo hanno sommerso per il siparietto a Sochi con lo zar. Nulla di nuovo, mette in chiaro lui: "La recente visita in Russia è coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedenti, ambisce a diffondere un messaggio di pace".

Parlando con l'ANSA, Jorit sostiene che non tocca a lui esprimere giudizi su Putin, ma "bisogna dialogarci per raggiungere la pace". E quanto al clima che si respira in Italia ammette: "Credo ci sia molta meno libertà di quello che si professa. Appena si toccano i nervi del potere - la Nato, le industrie di armi e la politica estera guerrafondaia - si viene attaccati dalla maggioranza della stampa, sembra quasi ci sia una regia dietro". Nelle scorse ore qualcuno ad Ischia ha imbrattato un suo murale. Ma le critiche ricevute non gli hanno fatto male, assicura:

"Non è una questione personale. Per me la lotta per la pace è più importante di me stesso". E su Putin, dopo averlo incontrato, si è fatto quest'idea: "Me lo immaginavo molto più freddo invece ha risposto con pazienza a decine e decine di domande di giovani da tutto il mondo. Se lo definirei umano? Umano come essere umano, certo, è proprio quello che ho provato a dire, in Occidente viene descritto come il diavolo. Il primo passo per avviare il dialogo è umanizzare il nemico". Jorit non teme le conseguenze delle sue parole. Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo, ha proposto di inserirlo nella lista delle persone sottoposte a sanzione da parte dell'Unione europea.

"Fanno le stesse cose che dicono di voler combattere", risponde. E non si preoccupa nemmeno del fatto che le istituzioni italiane possano interrompere le collaborazioni con lui: "Dite che le istituzioni non vogliono lavorare con me? Ma forse non è chiaro che sono io che non voglio lavorare con le istituzioni che non mi lasciano libertà (mai ci ho lavorato). Ma poi le istituzioni italiane? Ma ci rendiamo conto che l'Italia è un minuscolo Stato in decadenza in un mondo enorme?". Jorit, insomma, non ci sta a finire sul banco degli accusati.

E a chi gli chiede cosa pensa di coloro che gli suggeriscono di dedicare un murales ad Anna Politkovskaja, risponde così: "La malafede è evidente. Mentre i dissidenti che fanno comodo alla 'nostra' narrazione vengono glorificati, nel nostro Occidente Assange marcisce in carcere e nessuno conosce Andrea Rocchelli e Gonzalo Lira. Io sono occidentale e devo smascherare il potere occidentale, fare l'attivista antirusso in Occidente è fin troppo facile, c'è la fila".

Gli ucraini di Napoli a Jorit: 'Ora resta in Russia'

    La foto che l'artista di strada napoletano Jorit si è fatto scattare accanto a Vladimyr Putin a Sochi non è piaciuta alla comunità ucraina di Napoli. A farsi portavoce del malcontento, con una simbolica protesta andata in scena nel pomeriggio a piazza Dante, è stata Zhanna Zhukova, giornalista, rappresentante dell'associazione My Volia e portavoce del coordinamento unitario delle associazioni ucraine
in Campania.

   La donna si è recata a piazza Dante, già nelle scorse settimane luogo di ritrovo della comunità ucraina, e ha attaccato due poster accanto all' altarino allestito per omaggiare il dissidente russo Aleksej Navalny che ritraggono Jorit accanto a Putin. Sul volto del presidente russo una mano che gronda sangue.

   Zhukova, trasferitasi a Napoli con l'insorgere del conflitto da Odessa dove faceva la giornalista politica, in particolare come autrice e regista per Dusmskaya.it, ha rivolto un pensiero a Jorit: "Sono nella tua Napoli, ma se a te proprio piacciono gli assassini resta in Russia. Povero Jorit. Non capisci che questo mostro mangia le persone come te a colazione, ne spreme i succhi e poi li sputa". 

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