Con la procura di Bologna che ha
dato il nulla osta per la restituzione delle salme di alcune
delle vittime della strage di Bologna, dalla prossima settimana
si potranno celebrare i funerali.
Il primo a essere fissato è quello di Vincenzo Franchina, 36
anni, la vittima più giovane del disastro della centrale di
Bargi. Era sposato da poco più di un anno ed era padre da appena
tre mesi. Con la moglie Enza, anche lei originaria di Sinagra
(Messina), si era trasferito a Genova, lasciando a malincuore la
sua Sicilia, per lavoro. Era impiegato della Engineering srl di
Mele, ed è morto a Suviana insieme al titolare Mario Pisani e al
collega Pavel Tanase.
La salma arriverà alla Chiesa Madre di Sinagra (Messina) alle
9 e alle 16 sarà celebrato il funerale. Per la giornata, il
Comune di Sinagra ha proclamato il lutto cittadino.
Sui corpi delle vittime non è stata disposta l'autopsia
perché la procura ritiene chiara la causa del decesso. E' stato
fatto dal medico legale un esame esterno, con una tac e un esame
tossicologico per capire se, subito dopo l'esplosione, le
vittime possano aver inalato delle sostanze letali o comunque
tossiche.
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