Da tempo non sono più "i mezzi più
veloci di comunicazione" per l'uomo, ma il loro volo
'teleguidato' dall'istinto, dai luoghi più remoti fino al nido
di casa, affascina ancora i romantici e gli allevatori: i
piccioni viaggiatori esistono ancora, anche se hanno perso il
loro scopo utilitaristico; gratificano semplicemente gli
appassionati del volo nelle sue varie espressioni. Una
tradizione, i colombi da competizione, che in Italia resiste a
fatica, appoggiandosi sempre più sugli allevatori dell'est
Europa, soprattutto romeni e moldavi, che nelle pianure del
Veneto e dell'Emila Romagna si sfidano in gare quasi
'carbonare'.
La prima gara della stagione si è svolta oggi tra Cattolica
(Rimini) e le città del Veneto in cui i piccioni hanno base.
Sono stati 2.800 i volatili liberati alle 7.30 dalla zona
artigianale di Cattolica. Un trasportatore, incaricato
dall'associazione colombofila, li aveva caricati sabato: il
primo ritiro a Vicenza alle 18, poi a Padova, quindi Treviso e
infine Porto Viro (Rovigo), sul delta polesano. Il viaggio lungo
la 'Romea', qualche ora di risposo nel camion, e all'orario
concordato le ceste sono state aperte.
Una passione, l'allevamento di piccioni da competizione, che
fatica ad essere tramandata alle nuove generazioni. Oltre che
nell'est europeo, questa attività è invece molto viva ancora in
Oriente, in particolare in Cina. Sulle gare dei piccioni in
questi Paesi si scommettono cifre considerevoli.
I colombi - è noto - hanno un senso dell'orientamento
estremamente sviluppato; liberati anche a centinaia di
chilometri di distanza trovano la via di casa stimolati dal
fatto che potranno rivedere il compagno, o la compagna. Sono
uccelli monogami, le coppie sono fedeli. Dai luoghi sconosciuti
di liberazione sbatteranno forte le ali per tornare al nido.
Alla gara hanno partecipato una sessantina di allevatori veneti.
La distanza è breve, anche per i colombi c'è il mezzo fondo e il
fondo. Alcuni volatili sanno tornare nel Nordest anche partendo
dal Salento. Ogni allevatore, in media, ingabbia una quarantina
di corridori; ogni piccione ha un anellino elettronico alla
zampetta. Una volta arrivato passa su una piattaforma che
memorizza il tempo. Le distanze coperte sono diverse per ciascun
colombo-atleta, ma divise per il tempo registrato danno la
velocità media di ciascuno. Ed è confrontando le velocità che
vengono stilate le classifiche.
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