All'interno di una clinica
privata di Vibo Valentia venivano eseguite indebitamente
interventi chirurgici di carattere ambulatoriale, anche in campo
oculistico, in assenza, per questa specifica branca, sia
dell'autorizzazione sanitaria per l'esercizio sia
dell'accreditamento con l'Azienda sanitaria. Con tale accusa, i
finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, coordinati
dalla Procura di Vibo Valentia, hanno eseguito un provvedimento
del Gip per il sequestro preventivo di oltre 9 milioni di euro
nei confronti della clinica Villa dei Gerani di Vibo
convenzionata con il Servizio sanitario regionale e, in
subordine, dei due amministratori succedutisi nel corso degli
anni, indagati per truffa ai danni della locale Azienda
sanitaria provinciale.
Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di polizia
economico-finanziaria di Catanzaro, hanno permesso di ipotizzare
che la clinica, sebbene autorizzata e accreditata per
l'esecuzione in convenzione di prestazioni in diverse
discipline, dal 2012 al 2022, in seguito alla stipula con l'Asp
di specifici contratti, avrebbe eseguito indebitamente gli
interventi in campo oculistico. Conseguentemente l'Asp sarebbe
stata tratta in inganno nella stipula dei contratti dal possesso
dei requisiti falsamente dichiarati dai rappresentanti della
clinica e i contratti di affidamento delle prestazioni sanitarie
avrebbero dato luogo a un ingiusto profitto, con conseguente
danno per le casse pubbliche, per oltre 9 milioni di euro.
Secondo quanto accertato dalla Guardia di finanza, solo nel
2022 la clinica ha avanzato richiesta della specifica
autorizzazione all'esercizio dell'attività sanitaria per la
branca di oculistica e la relativa istruttoria amministrativa è
tuttora in corso.
L'autorizzazione sanitaria è necessaria per esercitare
l'attività medica, mentre l'accreditamento, ottenuto solo a
seguito del comprovato possesso di ulteriori requisiti, consente
di agire per conto del Sistema sanitario regionale.
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