Un operaio 46enne di Latiano è morto la notte scorsa in seguito ad un incidente sul lavoro che si è verificato all'interno di uno zuccherificio a Brindisi. A quanto si apprende l'uomo era impegnato per conto di una ditta esterna in alcune attività di manutenzione sull'impianto, quando per cause in corso di accertamento, il nastro gli avrebbe tranciato un braccio, provocando una grave emorragia.
Vano ogni tentativo di soccorso da parte dei sanitari del 118.
L'incidente è avvenuto dopo la mezzanotte nello stabilimento che si trova sulla strada per Fiume Piccolo. A dare l'allarme sono stati i colleghi di lavoro del 46enne. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno recuperato il corpo trasportandolo al piano terra, gli ispettori dello Spesal e la Polizia. Dell'accaduto è stato informato il magistrato di turno, che ha aperto un'inchiesta per stabilire la dinamica ed eventuali responsabilità.
Anche il padre di Vincenzo Valente, fu vittima di un incidente sul lavoro nel 2015. Cosimo Valente aveva 65 anni quando l'11 febbraio di nove anni fa morì dopo una caduta da un albero mentre erano in corso lavori di potatura. L'incidente avvenne nelle campagne tra Latiano e San Michele Salentino in provincia di Brindisi.
Un uomo di Lanciano è morto la notte scorsa al reparto montaggio dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa, ex Sevel: erano passate le 23.30 di ieri sera, al terzo turno notturno, quando Massimo Di Florio, 56 anni, si è improvvisamente accasciato su un carrello colpito da un infarto.
Inutili i tentativi di rianimarlo sia dei sanitari aziendali che del 118. La procura di Lanciano ha restituito la salma ai famigliari per le esequie. Sul posto anche i carabinieri di Atessa. A seguito dell'accaduto il restante turno di lavoro è stato annullato in comune accordo tra l'azienda e la Rsa di Fim, Uilm e Fismic nei reparti Montaggi e Logistica.
Solazzo(Cisl) 'ora pene pesanti'
"Ancora un morto sul lavoro nel nostro territorio a Brindisi dove, nello stabilimento zuccherificio nella zona industriale, posto ora sotto sequestro, un operaio di 46 anni, originario di Latiano, eseguiva lavori di manutenzione su un nastro trasportatore che gli ha tranciato un braccio, causando la perdita di molto sangue. E' una scia pressoché interminabile di infortuni mortali, che potrebbe essere equiparata ad una guerra" . Lo dichiara in una nota Gianfranco Solazzo, segretario generale Cisl Taranto Brindisi, in riferimento all'incidente su lavoro avvenuto nella notte a Brindisi in cui è morto il 46enne Vincenzo Valente.
"Molti di questi infortuni - aggiunge - potrebbero benissimo catalogarsi come veri e propri omicidi, giacché nessuno esce di casa per recarsi sul posto di lavoro e da lì non farvi più ritorno". Solazzo auspica che le "autorità competenti facciano presto ad individuare chiaramente le cause della morte e, poi, precisate le colpe ad applicare pene pesanti". Solo qualche giorno fa l'Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente di Vega Engineering, sulla base dati dell'Inail e dell'indice di incidenza, spiegano dalla Cisl, "ha indicato Brindisi al primo posto in Italia per gli infortuni mortali, esclusi quelli in itinere. Ma noi vorremmo vedere Brindisi piazzarsi ai primi posti in ben altre competizioni".
"Non ci fermeremo - conclude Solazzo - fino a quando non si fermerà questo scempio nazionale per il quale anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato che 'Il lavoro non è una merce, è diritto da tutelare' ".
Flai Cgil 'fermare strage'
"Un'altra vittima. Un altro lavoratore in appalto che perde la vita fatto a pezzi da una macchina. Un'altra indagine per appurare dinamica e responsabilità. Per fermare questa strage va agita la prevenzione e va applicata la legge 81 sulla sicurezza sul lavoro, anche dove consente ai lavoratori di rifiutarsi di mettere in pericolo la propria vita, senza per questo essere punibili". Lo dichiara in una nota Andrea Gambillara, segretario nazionale Flai Cgil, dopo l'incidente sul lavoro in cui è morto il 46enne Vincenzo Valente avvenuto nella notte a Brindisi in uno zuccherificio.
"Siamo stati come Flai proprio nei giorni scorsi ad un incontro pubblico con tutte le istituzioni in Puglia, quello che sta accadendo nei luoghi di lavoro è una vera e propria tragedia che ha responsabilità precise" aggiunge Silvia Spera, segretaria nazionale Flai Cgil responsabile Salute e sicurezza.
"I datori di lavoro non ritengono necessario - continua - investire sulla sicurezza e la vita dei lavoratori e lavoratrici, che vale meno di qualsiasi altra cosa". "Ci sono responsabilità politiche precise. Aver depotenziato in maniera sistematica tutti i sistemi di controllo pubblici e di prevenzione - conclude Silvia Spera - ha lasciato mano libera al libero mercato e alla competizione al ribasso dove la vita umana vale meno di zero".
Conte, 'carneficina va fermata'
"Bisogna agire sulla prevenzione, sulla formazione e sulla repressione. Noi proponiamo l'istituzione di una Procura nazionale per quanto riguarda il lavoro, perché anche i giudici devono essere specializzati per affrontare cause controverse, molto specialistiche che richiedono consulenze molto sofisticate. Abbiamo proposto anche il reato di omicidio sul lavoro, non per vessare gli imprenditori ma per definire meglio la fattispecie di reato anche per la certezza di azione di chi svolge attività d'impresa. Bisogna andare in questa direzione, sperando che questa carneficina che si consuma ormai quasi quotidianamente non abbia più luogo". Lo ha detto a Lecce il presidente del M5s Giuseppe Conte commentando l'incidente sul lavoro a Brindisi nel quale ha perso la vita un operaio di 46 anni.
Uila 'servono soluzioni efficaci'
"Il nostro primo pensiero va ai familiari della vittima ai quali esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Tuttavia, accanto alla rabbia e al dolore, sentiamo la responsabilità di chiedere, come abbiamo fatto e come continueremo a fare, il rispetto per la vita delle persone. È necessario che le istituzioni e la politica (intesa in tutta la sua interezza) facciano di più per trovare soluzioni efficaci e immediate, in particolare sulla delicata questione che riguarda gli appalti". Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Uila, Gabriele De Gasperis, dopo la morte del 46enne operaio Vincenzo Valente.avvenuta a Brindisi in seguito a un incidente su lavoro.
"Bisogna rafforzare la prevenzione e la formazione, incrementare le ispezioni - afferma il segretario generale della Uila Puglia, Pietro Buongiorno- e il numero degli ispettori del lavoro e diffondere la cultura della prevenzione che spesso non rappresenta una priorità". La campagna 'Zero morti sul lavoro' promossa dalla Uil, conclude Buongiorno, "non è un simbolo né uno slogan propagandistico, è un impegno quotidiano che chiediamo in tutti i luoghi di lavoro, volto a fermare questa strage che ogni anno continua a mietere sempre più vittime".
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