La vicenda di Matteo Falcinelli arriva in Parlamento nel giorno in cui spunta un nuovo, drammatico, video del suo arresto a Miami nel febbraio scorso durante il quale è stato tenuto legato dalla polizia.
Una vicenda su cui potrebbe aprirsi anche un filone giudiziario italiano e in particolare a Roma dove venerdì il legale della famiglia incontrerà il procuratore capo Francesco Lo Voi.
Rispondendo al question time al Senato, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha reso noto un incontro tra il console generale di Miami con il capo della polizia dopo avere presentato "una nota di protesta ufficiale indirizzata al Dipartimento di Stato e al capo della polizia di Miami" in cui veniva "evidenziato l'inaccettabilità di quanto accaduto".
Il capo della Farnesina ha poi aggiunto di essere rimasto "profondamente colpito dalla violenza e dal tipo di trattamento cui è stato sottoposto il nostro giovane connazionale" e "con equilibrio e rispetto per le istituzioni statunitensi, ma con tutta la forza necessaria, ho seguito da subito il caso e continuerò a seguirne gli sviluppi". E ancora: "non appena viste, sabato notte, le immagini di quanto accaduto, già nella prima mattinata di domenica abbiamo sollevato la questione con l'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma. Abbiamo lamentato il trattamento riservato al nostro connazionale e chiesto di sollecitare la massima attenzione da parte delle autorità americane".
Parole che hanno scatenato momenti di tensione a Palazzo Madama dopo che le opposizioni, Iv, Avs e Pd, si sono dichiarate "insoddisfatte" delle risposte fornire dal titolare della Farnesina.
Intanto un nuovo filmato fornisce ulteriori particolari su quanto avvenuto quattro mesi fa nella capitale della Florida. Nel video si vede il 26enne visibilmente provato che si rivolge agli agenti affermando: "per favore non ho fatto nulla" aggiungendo di essere "disposto a pagare anche una cauzione" per potere tornare in libertà "se ci fosse una qualche accusa nei suoi confronti dalla quale è pronto a difendersi".
A quel punto i poliziotti rispondono che "non è il caso di parlare di pagamenti perché in questo paese non funziona così e potremmo contestarti la corruzione". Matteo capisce che gli agenti hanno volutamente frainteso la sua richiesta e replica "non vi rigirate le cose, io non ho detto questo, non dite cose sbagliate". I poliziotti quindi lo invitano a "calmarsi e restare seduto per alcuni minuti. Stiamo redigendo dei documenti e in 10 minuti andrà davanti allo corte".
Anche questo ultimo video potrebbe finire all'attenzione dei magistrati di Roma a cui i familiari chiedono di avviare una indagine. "Il nostro obiettivo è capire come intenda procedere la Procura - spiega l'avvocato Francesco Maresca -. Siamo pronti anche a presentare una denuncia sul caso e una memoria che ricostruisce quanto avvenuto. Nella eventuale denuncia non ipotizziamo reati che nel caso saranno decisi dagli inquirenti ma non è escluso che si possa procedere per lesioni gravi ma anche tortura".
Tensioni in Senato tra Tajani e le opposizioni
Momenti di tensione nell'Aula del Senato tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e i senatori delle opposizioni presenti per il question time. Il clima si è surriscaldato in occasione delle risposte del titolare della Farnesina a tre interrogazioni di Iv, Avs e Pd sulla vicenda di Matteo Falcinelli.
Dopo la risposta all'interrogazione di Iv, per la quale Ivan Scalfarotto si è dichiarato "insoddisfatto", ha preso la parola Ilaria Cucchi, che ha illustrato quella di Avs, e concludendo ha affermato di "non essere soddisfatta" dell'operato del governo. "Non capisco come ci si possa dichiarare insoddisfatti prima di ascoltare la risposta all'interrogazione, ha detto Tajani prima di leggere la risposta.
Parole che hanno provocato dai banchi alla sua sinistra un animato vocio. Il ministro si è fermato e volgendo lo sguardo alla sua sinistra ha detto "chiedo un po' di educazione. Anche i senatori sono tenuti all'educazione. A questo punto il vocio si è trasformato in aperta contestazione: "rispondi all'interrogazione anziché dare lezioni di bon ton", ha gridato Filippo Sensi del Pd. All'ulteriore richiesta di Tajani di educazione in Aula, anche il capogruppo di Iv Enrico Borghi ha replicato: "in questa aula sei ospite".
A sua volta il ministro si è lamentato, alzando il tono della voce: "Non vedo cosa debba indicare con l'indice, non c'è nulla da minacciare con l'indice", ha detto rivolgendosi a un senatore delle opposizioni. Tajani ha quindi risposto alla terza interrogazione su Falcinelli.
Nella replica Walter Verini ha puntato i riflettori anche sui toni usati dal ministro: "non siamo soddisfatti - ha detto il senatore Dem anche per il tono poco rispettoso del Parlamento. Anche noi interpretiamo il dolore della famiglia di Matteo, il Parlamento ha il dovere di pretendere il suo intervento, non è un atto di prammatica, è il minimo sindacale che si possa chiedere al governo di intervenire per Matteo e per tutti i connazionali che subiscono la violazione dei diritti all'estero, come Salis, perché rispetto al governo Orban non siete intervenuti come si doveva".
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