Un nuovo filone di indagine è
nel mirino degli investigatori che indagano per il reato di
corruzione in Liguria. Riguarda ancora il porto di Genova, il
trasferimento dei depositi chimici delle società Superba e
Carmagnani dal quartiere di Genova-Multedo nel ponente della
città, all'area portuale di Calata Sanità, a Sampierderana. Si
valuta il fatto che alle decisioni finali si sia arrivati dopo
pressioni sui componenti del Comitato tecnico regionale che
doveva dare il via libera decisivo. La Procura, come indicano
diversi quotidiani, ipotizza i reati di abuso d'ufficio,
induzione indebita a dare o promettere utilità e traffico
d'influenze.
Nei giorni scorsi, inoltre, il Tar ha definito l'operazione
illegittima. E' sostenuta dal sindaco Marco Bucci che in
qualità di sindaco-commissario alla ricostruzione ha destinato
30 milioni del Decreto Genova stanziati dopo la strage del
Morandi per la sua esecuzione. E' invece contrastata dai
residenti che si sono riuniti in comitato.
Nel mirino c'è il Comitato tecnico regionale (Ctr) che era
stato chiamato a dare l'ok finale e che per due volte aveva
negato il Nulla osta di fattibilità per motivi di sicurezza.
Avevano dubbi sia i vigili del fuoco sia l'agenzia ambientale
regionale Arpal. Ma a un certo punto il parere era stato
cambiato ed era arrivato il via libera con alcuni vincoli.
Se ne occupa il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri
Miniati, coordinatore del pool di magistrati che si occupano di
reati contro la pubblica amministrazione.
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