E' durato poco meno di mezz'ora
l'interrogatorio di garanzia di Matteo Cozzani, ex sindaco di
Porto Venere e capo di gabinetto di Giovanni Toti, arrestato con
l'accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti
nell'ambito dell'inchiesta che ha scosso la Regione Liguria.
Cozzani ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee di fronte
al gip Mario De Bellis. Si è presentato poco prima delle 9
presso il Palazzo di giustizia della Spezia accompagnato
dall'avvocato Massimo Ceresa Gastaldo, entrando nell'aula
udienze numero 12.
"E' sereno e tranquillo di poter chiarire tutti gli addebiti,
che contesta, pur vivendo una situazione non semplice. Al
momento non è ancora in grado di rispondere nel merito - ha
detto ai cronisti l'avvocato Gastaldo uscendo dal palazzo di
giustizia -. Ha fatto presente che le esigenze cautelari, dal
nostro punto di vista, non sussistono perché non ricopre da anni
la carica di sindaco di Porto Venere e anche perché, in ragione
del clamore mediatico della vicenda, non ricoprirà più il ruolo
di capo di gabinetto". Poco prima il fratello di Matteo Cozzani,
l'imprenditore Filippo Cozzani, si era a sua volta presentato
davanti ai giudici insieme al suo avvocato Luca Bicci.
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