/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cresce costo delle mense scolastiche per le famiglie +3%, studio

Cresce costo delle mense scolastiche per le famiglie +3%, studio

Basilicata la più cara, Sardegna la più economica

ROMA, 13 maggio 2024, 10:05

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

84 e 85 euro al mese, ovvero 4,20 e 4,26 euro a pasto: è la spesa media sostenuta da una famiglia italiana per la mensa di un figlio iscritto rispettivamente alla scuola primaria o dell'infanzia.
    Questa la fotografia scattata dalla VII indagine di Cittadinanzattiva sul costo delle mense scolastiche in Italia.
    La regione mediamente più costosa è la Basilicata (109 euro mensili), seguita dall'Emilia Romagna (107euro) e dalla Liguria (103euro). La regione più economica, invece, è la Sardegna (61 euro nell'infanzia e 65 per la primaria), preceduta di poco dell'Umbria (67euro).
    L'incremento del costo delle mense scolastiche rispetto alla precedente indagine - riferita al 2022/23 - è stato di oltre il 3%. Le variazioni, tuttavia, si distribuisco in modo differente a livello regionale.
    Solo in due regioni, infatti, il costo del pasto rimane invariato rispetto all'anno precedente (Abruzzo e Valle d'Aosta) e solamente in quattro (Basilicata, Lazio, Toscana e Umbria) diminuisce. Nelle altre, invece, si registrano aumenti anche molto significativi, come nel caso della Calabria (+26%), seguita da Lombardia (+7,5%), Molise (+7,2%), Puglia (+6,9%), Liguria (+6,83%) e Friuli Venezia Giulia (+5,9%).
    Nella classifica delle città più economiche per il servizio di mensa scolastica si trova al primo posto Barletta, seguita da Cagliari, Ragusa e Enna.
    Sul podio delle città più costose, invece, Torino riconferma il primato degli ultimi anni, seguita da Modena, Trapani e Livorno. "Da anni chiediamo che la ristorazione scolastica diventi un servizio pubblico essenziale, e fra le raccomandazioni previste anche dal "Piano di Azione nazionale per l'attuazione della garanzia infanzia" vi è quella di rendere il pasto scolastico gradualmente gratuito per tutti, partendo dai bambini e dalle bambine che vivono in famiglie in povertà assoluta. Una condizione che purtroppo accomuna sempre più minori: il 4,9% dei minori di 16 anni è in condizione di deprivazione alimentare e il 2,5% non può permettersi un pasto proteico al giorno", dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza