"Grazie a tutte e tutti per il
sostegno. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la
martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a
mattonate, frattura dell'orbita facciale dove sono finiti i 60
pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità
ebraica". Lo scrive su X, Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio,
postando una sua foto con il volto tumefatto e la testa fasciata
il giorno dopo la denuncia, sempre sui social, "di essere stato
massacrato da ebrei sionisti" sotto casa sua.
"Ora e sempre lotta al terrorismo, al fascismo, alla mafia
sionista e ai suprematisti ebraici che si sento intoccabili, ma
che d'ora in poi non lo saranno più" sottolinea in un altro post
aggiungendo: "Il giorno dopo, il sionismo fa ancora più schifo",
attaccando le 'comunità ebraiche'.
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