"Contesto probatorio parziale",
inquirenti che hanno "talvolta concentrato l'attenzione e
valorizzato oltremodo aspetti di portata dimostrativa limitata,
senza tenere conto complessivamente di tutti gli elementi
disponibili o comunque agevolmente acquisibili". "Conclusioni
presentate come certe, interpretazioni dei fatti non coerenti
con quanto emerso all'esito dell'udienza preliminare".
Boccia in pieno l'operato della Procura di Trapani nelle
motivazioni della sentenza oggi depositate il gup che ad aprile
ha prosciolto in udienza preliminare i membri dell'equipaggio di
Save The Children, Msf e Jugend Rettet, indagati per
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
"La verità giudiziaria smaschera strumentalità politica delle
campagne diffamatorie contro le organizzazioni non governative:
la corposa sentenza del Gup presso il Tribunale di Trapani
accerta l'insussistenza di un qualsiasi reato, e spazza via ogni
ipotesi di collaborazione fra Ong e trafficanti, evidenziando
piuttosto una indagine fondata su 'materiale incompleto e
analizzato in una prospettiva solo parziale", dicono gli
avvocati della Jugen Rettet Francesca Cancellaro, Sandro
Gamberini e Nicola Canestrini.
La sentenza sottolinea che sostanzialmente le autorità di
indagine si è limitata a fare affidamento sui dati emergenti
"dai laconici brogliacci della Centrale Operativa
dell'I.M.R.C.C. senza acquisire e adeguatamente valorizzare
ulteriori elementi, quali le registrazioni delle comunicazioni
telefoniche tra l'I.M.R.C.C. e gli assetti navali coinvolti nei
vari eventi SAR".
Nessuna consegna concordata, nessun taxi del mare, né condotte
tese a procurare l'ingresso illegale dei migranti in Italia.
Secondo il provvedimento "gli elementi probatori esposti
depongono, in termini di assoluta chiarezza e completezza, per
l'insussistenza dei reati contestati agli imputati" e ancora
"sgombrato il campo dai sospetti, sulla base di dati obiettivi,
le fonti di prova non si prestano a soluzioni alternative e non
sono interpretabili in maniera diversa da quella sopra accolta.
Peraltro, il materiale probatorio acquisito, anche nel corso
dell'udienza preliminare, è insuscettibile di completamento e
non potrebbe essere ulteriormente sviluppato nella direzione
accusatoria".
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