Cinquemila studenti, per ricordare le vittime della strage di Capaci, si sono radunati stamane davanti al Palazzo di giustizia di Palermo.
Sono le ragazze e i ragazzi di 56 scuole siciliane che aderiscono alla Rete per la cultura antimafia che ha come capofila l'istituto Giuliana Saladino di Palermo.
Rappresentazioni teatrali, lettura di
poesie e performance musicali si alternano in piazza Vittorio
Emanuele Orlando a 32 anni dalla strage.
"Se la mafia fosse solo un'organizzazione criminale avremmo
già vinto - dice Giusto Catania, dirigente della Saladino - per
questo dobbiamo incidere sulla formazione. Con questo obiettivo,
lo scorso anno, è nata la Rete che riunisce 139 scuole e che
oggi organizza cinquanta manifestazioni in Sicilia. Ma la nostra
azione si svolge durante tutto l'anno con iniziative che
riguardano anche la didattica per gli insegnanti".
"Siamo convinti che nella lotta alla mafia bisogna partire
dai giovani", afferma Giuseppe Tango, presidente a Palermo
dell'Associazione nazionale magistrati che insieme all'Ordine
degli avvocati, guidato da Dario Greco, ha aderito alla
manifestazione.
Davanti al tribunale stamane c'è anche don Luigi Ciotti, il
fondatore di Libera. Alle 11,45, nella piazza della Memoria,
alle spalle del Palazzo di giustizia, si terrà un momento di
ricordo delle vittime di Capaci, che vedrà la presenza, tra gli
altri, del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.
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